Lamezia Terme - Ancora in corso presso l’Auditorium del Parco Peppino Impastato l’evento “#IDEEperTRAME-Una giornata di confronto e proposte per il futuro di Trame. Festival dei libri sulle mafie”. I lavori, aperti a tutta la cittadinanza, sono stati introdotti dal presidente dell’Associazione Antiracket Gaetano Savatteri, direttore artistico del Festival Trame. Savatteri ne ha brevemente ripercorso la storia, dall’assessorato di Tano Grasso, che lo ha istituito nel 2011, fino all’ultima fortunata edizione del 2014. Subito a seguire l’intervento del direttore Armando Caputi, presidente della Fondazione Trame e presidente dell’Associazione Antiracket Lamezia - Onlus, che ha definito l’incontro come “una riunione operativa creata per raccogliere delle idee illustrandone fattivamente lo scopo, quello di instaurare una discussione creativa ed aperta finalizzata allo sviluppo, all’evoluzione e all’attualizzazione dell’evento Trame". Tale discussione, che ha coinvolto i partecipanti nel corso della mattinata, prosegue nel pomeriggio in maniera approfondita attraverso la creazione di gruppi di lavoro, formati con l’aiuto di un’esperta, la docente Milly Tucci, che ha fornito il proprio supporto tecnico all’evento.
I gruppi di lavoro focalizzeranno la loro attenzione su alcuni temi fondamentali, fra cui principalmente il reperimento dei fondi – l’ultima edizione è stata realizzata esclusivamente con fondi privati -, poi il rinnovamento e la crescita - riconducibile all’esigenza di non riproporre sempre gli stessi nomi nel parteur degli ospiti -, quindi il tema del coinvolgimento delle scuole, per attuare il quale sarà necessario anticipare di qualche settimana la data dell’evento, infine il tema relativo a contenuti e programma dell’ edizione 2015, con un tavolo dedicato all’evento visto da una prospettiva di genere, appositamente denominato “Donne per Trame”.
Fra le prime proposte venute dai partecipanti l’idea di reperire fondi attraverso la rete e attraverso la nomina di testimonial. Poi l’istituzione di un Premio Scopelliti, e l’inserimento fra i volontari anche di ragazzi con disabilità. Infine l’apertura dell’evento alle nuove forme e modalità del fenomeno Mafioso, alla luce dei fatti di Roma, sentore della corruzione dilagante in ogni angolo della penisola. E per quanto riguarda gli ospiti, l’idea di prendere in considerazione nuovi nomi, forse meno popolari ma più significativi, come quello di Renate Siebert. Ma il tutto rimane ancora nel campo delle ipotesi, delle possibilità da vagliare, alla luce dell’impegno collettivo di singoli cittadini che hanno scelto di spendere per il bene comune una giornata del loro tempo.
Giulia De Sensi
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