Lamezia, concluso progetto Gutenberg studenti Istituto Ardito Don Bosco incontrano gli autori

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Lamezia Terme - Il progetto Gutenberg che coinvolge molte scuole della regione Calabria facenti parte della rete di scuole, anche questo anno ha visto la partecipazione della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado dell’I.C. Ardito Don Bosco. Il progetto nella scuola dell’infanzia è stato rivolto ai bimbi di cinque anni che nelle giornate dal 22 al 27 maggio, insieme alle loro maestre hanno letto il libro “Il mio piatto spreferito” delle autrici Daniela Valente e Anna Cantone. La lettura ha stimolato I bambini alla realizzazione di disegni a tema, ponendo al centro dei loro lavori l’importanza del cibo per una sana e corretta alimentazione.

Nei giorni 23 e 25 maggio tutti gli studenti di Scuola Primaria dell’Istituto Ardito-Don Bosco hanno concluso nei locali della Scuola Primaria Don Bosco il progetto Gutenberg. Durante l'anno scolastico, i nostri alunni hanno avuto l'opportunità di esplorare il meraviglioso mondo della letteratura attraverso la lettura di due libri stimolanti e coinvolgenti: "Il vestito di Lia" di Sara Marconi (classi prime e seconde della scuola primaria) e "La mia scuola segreta in Afghanistan" di Gigliola Alvisi (classi terze, quarte e quinte della scuola primaria). Lo scopo del progetto è stato quello di promuovere l'amore per la lettura, lo sviluppo delle competenze linguistiche e la conoscenza di culture diverse. I libri scelti per il progetto hanno fornito spunti di riflessione importanti, permettendo ai bambini di acquisire nuove conoscenze e di sviluppare competenze linguistiche e di comprensione. Gli studenti, accompagnati dai loro insegnanti, erano visibilmente emozionati ed entusiasti di incontrare gli autori dei libri che avevano letto durante il progetto. L'atmosfera era carica di aspettative e curiosità. Prima dell'inizio dell'incontro, gli studenti hanno preparato delle domande da porre agli autori. Questo ha permesso loro di riflettere sulle tematiche affrontate e di esprimere le loro curiosità direttamente agli autori stessi. Le classi prime e seconde della scuola primaria hanno avuto l'opportunità di incontrare, il 23 maggio, l'Autrice Sara Marconi, ponendole molte domande sul libro letto.

Le classi terze, quarte e quinte hanno invece approfondito il libro "La mia scuola segreta in Afghanistan" con Gigliola Alvisi il 25 maggio. Attraverso la lettura di questa storia coinvolgente, i bambini hanno potuto immergersi nella cultura e nelle tradizioni dell'Afghanistan, acquisendo una maggiore consapevolezza dell'importanza dell'istruzione e dell'empatia verso le persone che vivono in situazioni difficili. I docenti hanno, precedentemente, guidato i ragazzi in discussioni profonde e significative, stimolando la riflessione critica e la sensibilità verso il mondo che li circonda. Gli studenti si sono mostrati molto entusiasti ed emozionati nel poter parlare direttamente con le autrici e hanno apprezzato molto la loro gentilezza e disponibilità nel rispondere alle loro domande. L'incontro con le autrici ha reso l'esperienza ancora più significativa, consentendo agli studenti di entrare in contatto diretto con le persone che stanno dietro i libri che hanno letto stimolandone la curiosità e la fantasia. Il progetto ha promosso la consapevolezza dell'importanza della lettura come strumento di crescita personale e di scoperta del mondo.

Gli incontri hanno dimostrato l'importanza del progetto Gutenberg nel promuovere la lettura e la comprensione dei libri tra i giovani offrendo agli studenti un'esperienza unica di interazione con le autrici che ha contribuito ad alimentare la loro passione per la letteratura. Giorno 25 maggio nei locali della palestra plesso Scuola secondaria di primo grado plesso Ardito – Don Bosco si è concluso il Progetto Gutenberg e con grandissimo entusiasmo gli studenti delle classi 2A-2F-2M-2N-3A-3B-3D-3F hanno incontrato Gigliola Alvisi, autrice del libro che ci ha tenuto compagnia quest’anno dal Titolo “La bambina con la valigia”. Il racconto si svolge nel 1945, quando il padre di Egea scompare, inghiottito nelle spaventose voragini carsiche e la bambina non può immaginare che a breve inizierà la sua vita di esule, che la costringerà a lasciare la sua terra e ad affrontare un futuro incerto, prima in Sardegna, poi a Bolzano, accudita da una zia che l'amerà come una figlia. La geografia del cuore di Egea Haffner avrà però sempre i colori, gli odori e i suoni di Pola, la sua città. Ed è una geografia che custodisce la sua storia personale, ma è anche parte della nostra vicenda nazionale: nella sua memoria si riflette il dramma di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.

Il suo racconto tiene accesa la luce della memoria e si fa simbolo della storia di chiunque ancora oggi sia costretto a lasciare la propria casa. Le parole della scrittrice Gigliola Alvisi, contenute nella prefazione de La bambina con la valigia, spiegano bene da dove è partita l’idea di scrivere e pubblicare il primo libro per ragazzi e ragazze dedicato alla memoria delle vittime delle foibe e all'esodo giuliano-dalmata nel secondo dopoguerra, da dov’è nata l’dea di scegliere una storia privata per poterne raccontare una collettiva perché nella memoria di una famiglia si possono ritrovare altre esistenze: "È iniziato così per me ed Egea un lungo viaggio, emozionante e travolgente, che ci ha portato a conoscerci e a diventare amiche [...] Ci vuole coraggio, per raccontare un momento storico che è ancora oggetto di feroci discussioni. Ci vuole fiducia, per aprire lo scrigno dei ricordi familiari e condividerli con i giovani lettori. Ci vuole uno sguardo attento al passato, ma proiettato fermamente nel futuro. Ci vogliono senso, energia, emozione. Ci vuole Egea Haffner".

I ragazzi presenti all’incontro hanno potuto interiorizzare ancora meglio le emozioni e le sensazioni trasmesse dalla lettura; un tema così attuale, una problematica così dolorosa che viviamo quotidianamente attraverso le storie dei migranti che giungono sulle nostre coste non può non aiutare le coscienze dei nostri ragazzi ad aprire mente e cuore di fronte all’urgenza del problema e non a chiudersi e arroccarsi dietro biechi pregiudizi. L’autrice è stata entusiasta di ascoltare le tantissime domande dei nostri alunni che hanno testimoniato quanto la lettura sia un canale concreto, vivo e valido per raggiungere orizzonti sconosciuti e lì trovarvi un po' di noi. Un grazie alle professoresse che hanno partecipato al progetto e hanno regalato, anche quest’anno, un momento davvero emozionante e carico di significati, per piccoli e grandi. Un grazie anche ovviamente all’autrice del libro Gigliola Alvisi per essere stata a disposizione dei ragazzi affinché ogni loro domanda potesse trovare risposta.

 

 

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