Lamezia Terme - Una manifestazione "W la mamma" fra musica e poesia per celebrare una delle figure più importanti della società. Una serata, al Teatro Umberto di Lamezia Terme, promossa dall'Associazione San Nicola presieduta da Pino Morabito che ha inteso mettere al centro dell'attenzione le mamme di tutto il mondo. A presentare la giornalista Maria Scaramuzzino e Gaetano Montalto, entrambi componenti dell'associazione. Una sala gremita, quella dello storico 'Pidocchietto', da genitori e bambini, ma anche da nonni, parenti e amici.
Protagonista dell'iniziativa, resa totalmente performativa, è stata la poetica meridionale. Da li un collegamento esterno e più ampio. In particolare, sono stati i versi di Franco Costabile, Felice Mastroianni, Vittorio Butera e Dario Galli a proiettare un pubblico attento verso il passato. "Un omaggio alle mamme - dice Maria Scaramuzzino - mamme del popolo, eroine del quotidiano". A declamare in apertura una sua lirica In apertura Francesco Davoli.
Fra il passato e il presente il tempo si colloca come un treno, ed è fatto di rioni, vicoli, rughe, nostalgia, ma è nel sentimento universale di madre che il tempo ritrova la sua essenza, sempre uguale e carica d'emotività. Ad accompagnare i versi declamati il professor Giovanni Cimino (mandolino) il quale ha tenuto a ricordare 'Celestina', sua madre, amante della musica e del mandolino, Franco Cefalà (chitarra), Francesco Sinopoli (pianoforte). Gaetano Montalto, figura storica del teatro dei 'Ragazzi in gamba', il cui obiettivo nel tempo continua ad essere fortemente pedagogico ed educativo, ha reso ancora una volta partecipi i giovanissimi dell'IC Nicotera-Costabile e della primaria di Pianopoli, attraverso letture di poesie loro dedicate alla mamma. Durante la serata anche un momento di profonda tristezza, resa pubblica da Montalto. La scomparsa della docente Teresa Mastroianni, che fino a qualche giorno fa aveva curato il coro dei bimbi con estrema professionalità e amore.
Anche il consigliere Salvatore De Biase (uscendo dalla dimensione politica) con la figlia Maria Grazia ha declamato alcuni versi. 'Nta vinella da crucevia', una poesia che richiama immagini di donne abbandonate a se stesse, piene di guai. Uno sguardo più largo e laico ha toccato anche donne come Celia de la Cerna, madre del Che Guevara, con le voci di Maria Esposito e Gaetano Montalto. Dai classici greci ripreso 'Il lamento di Danae' figura mitologica madre di Perseo che piange il suo figlio morto, e poi ancora Carmela Borrello che in una notte di tempesta del 1928 riuscì a salvare i suoi figli in una poesia di Vittorio Butera. "Ho rivisto i tempi passati - afferma Paolo Mascaro - speriamo che questo aspetto magico possa continuare ad accompagnare i nostri figli. La mamma è ciò che dirige la vita. È necessario pensare con forza però - aggiunge - anche alle mamme che assistono impotenti salire sui barconi i loro figli, la mamma e il suo dolore, come l'amore, è sempre uguale".
V.D.
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