Aperto Palazzo della Cultura a Reggio, ci sono opere sottratte a mafia

Apertura-museo-reggio_cultura.jpg

Reggio Calabria - La città e la provincia di Reggio Calabria si riappropriano di un patrimonio della collettività. Si tratta della ricca collezione di quadri confiscata definitivamente a Gioacchino Campolo, il "re dei videopoker" che investiva i proventi delle slot machine in dipinti preziosi, esposti nel "Palazzo della cultura" intitolato a Pasquino Crupi, uno dei più noti intellettuali calabresi.

Si tratta, in particolare, di 124 dipinti che arricchiscono il palazzo trasformato in museo ed aperto al pubblico nell'ambito dell'edizione 2016 degli "Stati generali della cultura". Oltre alla collezione confiscata a Campolo c'è anche la "San Paolo", composta da preziose icone; un "San Giorgio con il volto sfregiato", originariamente attribuito ad Antonello da Messina; un bozzetto di Raffaello e una "Madonna con bambino" di Cima da Conegliano.

"Oggi - ha detto l'assessore provinciale di Reggio Calabria, Edoardo Lamberti Castronuovo - qui c'è lo Stato. Un museo con una collezione dal valore immenso".

Al termine della cerimonia di inaugurazione è avvenuta quella di consegna da parte dell’Agenzia nazionale di un gran numero di immobili al Comune di Reggio Calabria. Alla cerimonia di consegna hanno partecipato il direttore dell'agenzia, il prefetto Umberto Postiglione, il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, e il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomata'. Con la firma dei documenti, il Comune di Reggio Calabria ha acquisito al proprio patrimonio, 21 immobili da utilizzare per finalita' sociali, 19 unita' immobiliari, di cui alcune sede di importanti attivita' commerciali, ai fini di lucro con obbligo di utilizzo dei proventi per finalita' sociali, 24 immobili, alcuni dei quali composti da piu' unita', al fine di incrementare il patrimonio di edilizia pubblica da destinare alle categorie sociali piu' svantaggiate. Sei immobili invece sono stati consegnati alla Provincia per essere utilizzati per finalita' sociali.

"Gran parte dei beni - ha detto il prefetto Postiglione - sono gia' a reddito, quindi il comune diventando proprietario incamerera' queste risorse e ha gia' deciso a quali fasce sociali destinare questi interventi che si potranno fare con queste risorse. Altro discorso e' il contributo alla cultura che viene dato attraverso l'iniziativa della sistemazione a Reggio Calabria di una collezione straordinaria di quadri. Se la cultura cresce, sappiamo tutti che cresce anche l'anima dell'uomo, e quindi - ha concluso il prefetto Postiglione - cresce anche la sua onesta'".

© RIPRODUZIONE RISERVATA