Tragedia San Pietro Lametino, al processo ricostruite le indagini sulla manutenzione dei luoghi

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Lamezia Terme – Prosegue il processo per l’alluvione di San Pietro Lametino dove persero la vita Stefania Signore e i suoi due bambini, Christian di 7 anni e Nicolò di soli 2 anni. Oggi è stato sentito un Maresciallo della Guardia di Finanza, che ha riferito sulle indagini svolte presso la Provincia di Catanzaro, titolare della custodia e della manutenzione delle strade nella zona della tragedia.

Era la sera del 4 ottobre 2018, quando Stefania a bordo della sua Alfa Mito in compagnia dei suoi due figlioletti sta percorrendo la Sp 113 dirigendosi da San Pietro a Maida verso San Pietro Lametino. La pioggia è battente e la strada comincia ad allagarsi. Ad un certo punto si ferma, i tre cercano di sfuggire alla tempesta, abbandonano il veicolo, ma il forte flusso d’acqua travolge tutto violentemente. Stefania e i due piccoli si perdono tra il fango e i detriti. I corpi di mamma e figlio maggiore vengono ritrovati esanimi di lì a poco, mentre il corpicino del piccolo Nicolò viene rinvenuto solo il 12 ottobre, a cinquecento metri di distanza dal luogo dell’incidente.

Il processo, a carico di cinque indagati, un imprenditore agricolo, un dirigente e tre dipendenti della Provincia di Catanzaro, è stato poi rinviato al 23 settembre per l’esame dei consulenti del Pm. Nel collegio difensivo gli avvocati Maria Zaffina, Renzo Andricciola, Giuseppe Mastroianni, Maurizio Siniscalco, Vincenzo Ioppoli, Francesco Iacopino, Lucio Canzoniere, Francesco Domenico Murone. Tutti i familiari delle vittime già nella fase preliminare del giudizio si sono costituite parte civile.

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