Vibo Valentia - Il tribunale collegiale di Vibo Valentia ha inflitto 9 condanne a fronte delle 20 richieste dalla pubblica accusa, per un totale di 47 anni, a carico dei 21 presunti esponenti del clan Mancuso di Limbadi imputati nel processo "Black Money". La sentenza è stata letta da poco dopo 9 giorni di camera di consiglio. I giudici non hanno riconosciuto il vincolo associativo mentre molti altri reati fine sono caduti tra assoluzioni e prescrizioni.
Il pm Marisa Manzini, dopo tre giorni di requisitoria, aveva chiesto quasi 220 anni di carcere.
Era stata anche chiesta anche la confisca di tutti i beni sequestrati. Tutto il procedimento penale doveva concludersi prima di marzo per scongiurare la scadenza dei termini di custodia cautelare di fase per gli imputati. Nel dispositivo della sentenza è caduta l'ipotesi relativa al reato associativo per tutti gli imputati, mentre le condanne sono state inflitte solo per alcuni reati fine, escludendo però le aggravanti. Gli imputati detenuti sono stati tutti rimessi in libertà se non detenuti per altra causa. Non ha retto l'accusa di associazione mafiosa per i vertici del clan quali Pantaleone Mancuso "Scarpuni", Giovanni e Antonio Mancuso e Agostino Papaianni. Atti alla Procura per procedere per falsa testimonianza nei confronti dei testi Giacomo Cichello e Marina Currò.
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