Nel 2022 sequestri record per la cocaina: 26 tonnellate, al porto di Gioia Tauro l'80,35%

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Roma - È escalation per i sequestri di cocaina in Italia: ben 26,1 tonnellate nel 2022, il 22% in più rispetto all'anno precedente. Si tratta del record assoluto che conferma la tendenza al continuo aumento negli ultimi dieci anni, a partire dalle 4,9 tonnellate del 2013. Il dato emerge dalla relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga del Dipartimento della Pubblica sicurezza presentata oggi, che evidenzia invece un calo complessivo dei sequestri di droga: 75 tonnellate contro le 92,8 del 2021 (-19%). La relazione segnala per lo scorso anno una netta ripresa dei traffici dopo l'esaurimento degli effetti della pandemia ed anche nuove soluzioni più efficienti per la consegna delle sostanze: internet, corrieri postali e commerciali, piattaforme crittografate.

Sono diminuite, rispetto al 2021, anche le operazioni antidroga: 19.198 (il 10,54% in meno), nonchè le denunce all'autorità giudiziaria: 26.685 (-12,12%). Le analisi degli investigatori indicano un cambiamento di strategia da parte delle organizzazioni criminali, che, nell'ultimo anno, hanno significativamente ridotto il peso delle singole partite di droga spedite verso i mercati di consumo, anche per ridurre i possibili costi derivanti dalla perdita dello stupefacente, in caso di sequestri. I principali Paesi di provenienza della cocaina sono l'Ecuador (61,74%), il Brasile (10,85%) ed il Guatemala (8,21%). I sequestri frontalieri di questo tipo di droga, nel 2022, rappresentano il 78,28% del totale intercettato in Italia. Si delinea l'apertura di una nuova rotta mediterranea della cocaina che, dopo avere fatto tappa negli scali nazionali, viene veicolata da organizzazioni criminali etniche, in particolare albanesi e serbo-montenegrine, verso i porti balcanici, sul mar Nero o sull'Egeo. In questo quadro, sottolinea la relazione, un ruolo di "assoluta centralità" riveste il porto di Gioia Tauro, nel quale si concentra l'80,35% dei sequestri di cocaina effettuati alla frontiera marittima, con un'incidenza del 61,73% sul totale nazionale. Per quanto riguarda le altre sostanze, i sequestri di eroina nel 2022, pari a 548 kg, sono in linea con la media dell'ultimo quadriennio, il che fa pensare ad un numero stabile di consumatori. Netto calo, invece, dei sequestri di cannabis (47 tonnellate contro le 68 del 2021. Le indagini confermano un consolidamento della produzione made in Italy, con piccole piantagioni sequestrate soprattutto al Sud (Calabria in testa).

Flessione anche per i sequestri di droghe sintetiche: 102,9 kg contro i 138 del 2021. Il quantitativo di stupefacenti rinvenuto in dosi, nello scorso anno (10.530 pasticche o compresse), è tra i più modesti della serie decennale. Tra le sostanze incluse in questo contenitore indistinto, nel quale sono ricompresi tutti gli stupefacenti di origine sintetica, spicca, in peso, la metanfetamina, che, da sola, rappresenta la quota più consistente delle droghe di sintesi sottoposte a sequestro (circa il 43,11% del totale). Nel 2022, ne sono stati sequestrati 44,38 kg con un incremento del 71,11% rispetto all'anno precedente. Resta poi alto il dato relativo ai sequestri di Gbl e Ghb, la cosiddetta droga dello stupro. Ne sono stati intercettati rispettivamente 37,5 e 0,68 litri nella forma liquida e 9,01 e 4,03 kg in altre presentazioni. La commercializzazione delle droghe sintetiche avviene, frequentemente, attraverso siti che operano nel dark web.

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