Lamezia Terme - Dopo la condanna definitiva nel giugno del 2018 nell’ambito dell’Operazione Chimera per il reato di associazione mafiosa, per Paolo Paone era arrivato pure il provvedimento di applicazione della libertà vigilata per tre anni in quanto ritenuto socialmente pericoloso per la collettività. La libertà vigilata è stata applicata a Paone dal Magistrato di Sorveglianza di Caltanissetta nel settembre del 2020 e confermata dal Tribunale di Sorveglianza di Caltanissetta nel gennaio del 2021, ritenendo infondato l’appello proposto dal Paone Paolo.
Ieri, la Prima Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, accogliendo integralmente il ricorso dell’avvocato Antonio Larussa, difensore di Paolo Paone, ha annullato con rinvio l’ordinanza confermativa del giudizio di pericolosità sociale del Tribunale di Sorveglianza di Caltanissetta, in costanza dei motivi di ricorso che ritenevano inesistenti gli indici di pericolosità sociale del Paone, "ormai da tempo dedito a stabile ed onesto lavoro".
Ragion per cui, per accertare la pericolosità sociale, occorrerà un nuovo giudizio seguendo le coordinate motivazionali fissate dalla Corte di Cassazione nella sentenza di annullamento.
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