Lamezia, incendiati terreni della Progetto Sud di don Giacomo Panizza - REAZIONI

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Lamezia Terme – Incendiata, nella notte, una parte dei terreni presso “L’erbaio”, l’appezzamento a coltura biologica a disposizione della cooperativa sociale “Le Agricole”, che si trova in una traversa di via del Progresso, nella zona di Capizzaglie. La cooperativa “Le Agricole” fa capo alla Progetto Sud di Don Giacomo Panizza che già in passato aveva subito intimidazioni. 

I terreni sono stati bruciati lungo tutto il confine e nella zona delle colture anche se, fortunatamente, l'incendio non ha colpito la totalità degli appezzamenti ma si è propagato a chiazze. Compromessa una delle serre dove si coltivano pomodori e, probabilmente per l'assenza di vento, le fiamme non hanno coinvolto anche le altre serre. Con l'incendio dell'erba, sono stati bruciati anche alcuni tubi di irrigazione. Il fatto è stato denunciato ai Carabinieri che hanno avviato indagini.

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REAZIONI

Mascaro: Continuare sull’esempio di don Giacomo per liberare nostra terra da male

“Con rammarico leggo di una città, la nostra, nuovamente protagonista della cronaca nera per mano di criminali. Ennesima intimidazione rivolta a chi opera incondizionatamente per il bene pubblico e per il futuro di tanti che vivono ai margini della società, nell’indeterminazione dell’oggi e nella vaghezza del domani. L’atto intimidatorio rivolto a don Giacomo Panizza ha interessato proprio la terra, che genera frutto e vita. Un segnale forte e provocatorio da parte della criminalità ma anche motivo per tutti noi di stimolo ad andare avanti proprio partendo dalla peculiarità rigenerativa della madre terra, fonte di nutrimento del corpo e dell’anima”. E’ quanto afferma in una nota il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro. “A don Giacomo va, - aggiunge -  a nome di tutta l’amministrazione comunale di Lamezia Terme, profonda gratitudine per il suo operare con coraggio e determinazione, sicuro del sostegno di Dio Padre e fiducioso della redenzione dei fratelli”. “Sul suo esempio, - continua - dobbiamo continuare il cammino di liberazione della nostra terra dal male e dai soprusi, trovando la forza di debellare la gramigna, pianta infestante che è difficile ma non impossibile estirpare. Dal deserto di questo incendio, cerchiamo insieme di far germogliare nuova vita, facendo capire senza esitazione alcuna che nessuno di noi teme la delinquenza né teme chi cerca di portare avanti la logica della sopraffazione”.  

Caputo (antiracket Lamezia): "Solidarietà da tutti i soci dell'Ala"

"Scrivo questa piccola nota dopo aver trascorso gran parte della mattinata di ieri nell’Erbario della cooperativa “Le Agricole” insieme a don Giacomo, ad Annamaria e a Marina" afferma il presidente dell'antiracket Lamezia Armando Caputo. "Ho cercato di capire insieme a loro i motivi di un gesto vigliacco quanto inutile; non ci vuole certo un gran coraggio a compiere un gesto simile, quanto all’inutilità, basta e avanza la storia di don Giacomo e di tutta la Progetto Sud. Ma come è giusto, tutti i soci dell’Ala vogliono esprimere la loro piena solidarietà a don Giacomo, socio fondatore dell’Associazione Antiracket Lamezia, e a tutti gli amici che lavorano nelle numerose cooperative sociali che fanno capo alla Progetto Sud.

Conosciamo troppo bene don Giacomo per non sapere che questa vile intimidazione se da un verso, come è giusto che sia, lo preoccupa fortemente, dall’altro lo renderà insieme a tutti quelli che con lui collaborano, più determinato e combattivo. In questi decenni don Giacomo ha meritato il rispetto di tanti cittadini che apprezzano il grande lavoro che la Progetto Sud ha fatto e continua a fare nei nostri territori, e che continuano a seguirlo con affetto, pronti a sostenerlo qualora sia necessario. Noi comunque, continuiamo ad essere convinti che sia fuori luogo sentir parlare, come succede in ogni occasione simile a questa, di Lamezia come una città sotto assedio. Se di assedio vogliamo parlare in questo momento storico, non ci si può riferire al fenomeno del racket. L’assedio è quello nei confronti dell’economia legale della nostra città da parte di chi può investire grandi somme di illecita provenienza e continua a godere delle opportune coperture da parte del sistema.   

Siamo tutti coscienti che a Lamezia ci vorranno ancora molti anni, decenni probabilmente, prima che diventi impossibile trovare un ragazzo che per 50 euro compia un qualsiasi atto intimidatorio. Per arrivare ad un simile risultato, purtroppo, non bastano solo le operazioni di polizia, che tanti successi hanno portato in questi anni, o le denunce degli operatori economici, poche certamente ma comunque significative. C’è bisogno che l’esempio di don Giacomo e degli altri soci dell’Ala che hanno denunciato e collaborato con le forze dell’ordine, venga seguito da un numero sempre maggiore di commercianti e imprenditori. C’è bisogno che siano sempre di più i cittadini i che decidono di liberarsi dal giogo delle mafie, senza farsi frenare dalla paura o da logiche di pura convenienza. Per far sì che siano sempre meno le intimidazioni e che don Giacomo e i suoi collaboratori si sentano meno soli, non servono le parole, i messaggi. Servono le denunce, e non solo quelle dei semplici cittadini, ma anche quelle di occupa posti importanti di responsabilità e prestigio all’interno delle Istituzioni". 

Piccioni e Villella: "Chi ha bruciato quei terreni, ha voluto bruciare semi di speranza"

"Lascia sgomenti l'ennesimo atto intimidatorio nei confronti di  una delle realtà della Comunità della Progetto Sud,  la cooperativa sociale “Le Agricole”, che ha colpito questa notte i terreni dell’ Erbario bruciando alcuni appezzamenti e delle coltivazioni. Alla presidente della Cooperativa Annamaria Bavaro, a Don Giacomo Panizza, agli ospiti e a tutti gli operatori della Progetto Sud va la nostra vicinanza e il nostro sostegno". E' quanto affermano in una nota i consiglieri Rosario Piccioni e Aquila Villella, in segno di solidarietà a don Giacomo Panizza e a tutte le operatrici e lavoratici della cooperativa Le Agricole. "Si colpisce una realtà all’avanguardia, - continuano - che in questi anni ha dato la possibilità a donne con disabilità, di etnia rom e donne che uscivano da varie situazioni di difficoltà e di disagio di riscattarsi e di sentirsi parte attiva della comunità, coltivando la terra e vendendo i prodotti biologici. Chi ha colpito quei terreni, ha colpito tutta la nostra comunità. Ha voluto bruciare non solo dei terreni, ma dei semi di cambiamento e di speranza per questa nostra terra. Con la passione, l’impegno e la determinazione, le donne della Cooperativa “Le Agricole” hanno dimostrato che sentirsi comunità è la risposta più efficace all’emarginazione sociale e ad ogni forma di illegalità. Ecco perché le forze criminali, quelle forze che vorrebbero che in questa terra tutto rimanesse sempre uguale, hanno visto e continuano a vedere nella cooperativa “Le Agricole” e nella missione svolta dalla Progetto Sud accanto ai più deboli, una quotidiana minaccia". "Come è avvenuto in passato, - aggiungono - Don Giacomo e tutta la grande famiglia della Progetto Sud devono sentire accanto a loro la vicinanza di tutta la nostra comunità e una reazione corale contro un atto ignobile. Noi non ci lasceremo intimidire. Faremo di tutto perché le donne della cooperativa, Don Giacomo e la comunità da lui fondata proseguano il percorso avviato ormai da 40 anni fa sul  nostro territorio, che ha fatto della Progetto Sud una realtà d'eccellenza in Calabria e nel Mezzogiorno e un segno di speranza e di cambiamento reale per la nostra terra".

Presidente Oliverio a Don Panizza e Linarello (Goel Bio): "Reagire con forza e unità"

Il Presidente della Regione Mario Oliverio - informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta -  ha telefonato a don Giacomo Panizza per esprimergli solidarietà e vicinanza dopo l’intimidazione subita nella notte da una delle cooperative che fanno capo alla Comunità Progetto Sud,  a Lamezia Terme. “ E’ un atto grave - ha detto Oliverio - , che colpisce tutta la comunità e contro il quale occorre reagire con forza e unità. Sulla strada dell’onestà, della legalità, dell’affermazione dei valori occorre andare avanti, accanto a quanti la percorrono con coraggio e determinazione”. Altrettanto il Presidente della Regione ha partecipato in una conversazione telefonica avuta con Vincenzo Linarello, Presidente del Consorzio Goel Bio, che nel giro di pochi giorni ha subito intimidazioni ad alcune delle aziende che ne fanno parte. 

Magorno: “Fa male leggere di nuova intimidazione”

“Si allunga l’elenco delle amministrazioni colpite al cuore della garanzia dei servizi, gesti vandalici che si svelano intimidatori perché spesso legati a quella gestione di cambiamento e innovazione attuata con coraggio da una classe dirigente che impronta il proprio operato alla legalità e alla trasparenza, come nel caso del sindaco di Aiello Calabro. La solidarietà mia e dell’intero Partito democratico calabrese va anche ai cittadini di questa operosa e tranquilla comunità che vengono colpiti nella loro serenità. Agli amministratori e al sindaco Iacucci  chiediamo di rimanere fermi sulla scelta amministrativa improntata al rispetto delle regole e della legalità, sicuri di avere al proprio fianco le istituzioni e le forze sane della  società calabrese che lavora per un reale cambiamento finalizzato alla crescita e allo sviluppo”.

Valentino (Cgil): “Si colpisce il lavoro, si colpiscono le donne, la Cgil è al loro fianco”

“Scossi per nell’ennesimo atto intimidatorio ai danni della comunità Progetto Sud esprimiamo vicinanza e solidarietà a Don Giacomo Panizza, ai dirigenti ed ai lavoratori della cooperativa “Le Agricole”. E’ quanto afferma in una nota Giuseppe Valentino – Segretario Generale CGIL Catanzaro. “Una violenza che si aggiunge ai tanti episodi criminali nella città di Lamezia Terme, criminalità ed arroganza non debbono trovare spazio e la CGIL continuerà a battersi per difendere la nostra Terra da questi miserabili criminali. “Si colpisce il lavoro, si colpiscono le donne, - sottolinea - simbolo della rinascita sociale e civile. Si brucia per cancellare ciò che non può essere cancellato o distrutto con il fuoco: il riscatto che grazie al proprio lavoro questa piccola comunità è riuscita a realizzare. La CGIL è al loro fianco”.  

Bova: “Profonda inquietudine, certi che tali episodi non scalfiranno entusiasmo della Calabria onesta”

“L’incendio che ha colpito la scorsa notte una parte dei terreni che fanno capo alla Comunità ‘Progetto Sud’ di don Giacomo Panizza, simbolo della lotta antimafia, e prete di frontiera in una terra difficile, desta profonda inquietudine”. A dichiararlo è il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta Arturo Bova che aggiunge: “Già in passato questa bella realtà cooperativistica nata a Lamezia Terme, grazie all’impegno e alla sensibilità di don Panizza, era stata oggetto di intimidazioni che fermamente condanniamo, certi che il riscatto della Calabria possa ripartire proprio da qui”.  “Siamo grati a don Giacomo per la sua testimonianza di carità e fratellanza in nome del bene e contro i pericoli dell’individualismo e gli rinnoviamo incondizionato sostegno e piena solidarietà. Altrettanto facciamo nei confronti di Fabio Marra, segretario del Circolo del  Pd di Sant’Alessio in Aspromonte, a seguito dell’atto vandalico consumato ai danni della sede intitolata a Sandro Pertini. Non passa giorno - prosegue il Presidente - senza registrare nuove intimidazioni e minacce tese ad ostacolare anche le dinamiche di confronto e partecipazione democratica, motore dello sviluppo e della crescita dei nostri territori. Siamo certi che questi episodi - conclude Arturo Bova - non riusciranno a scalfire l’entusiasmo e le ambizioni della Calabria onesta e di buona volontà”.

Nazzareno Salerno: “Solidarietà e vicinanza a don Giacomo Panizza” 

“Esprimo solidarietà e vicinanza a don Giacomo Panizza per l’ennesima intimidazione subita, auspicando che sull’incendio che ha coinvolto alcuni terreni di proprietà dell’Erbaio sia fatta, al più presto, piena luce”. E’ quanto afferma in una nota Nazzareno Salerno che esprime la sua solidarietà a don Giacomo Panizza. “La nostra società deve condannare in maniera compatta e determinata questi gesti insensati posti in essere da forze soverchianti con lo scopo di impedire l’affermazione dei principi di democrazia e libertà ed il risveglio delle coscienze. Soprattutto, i cittadini e le Istituzioni devono collaborare per sconfiggere definitivamente chi utilizza la violenza per sopraffare ed imporre la paura. Sono convinto che don Giacomo Panizza andrà avanti sulla strada intrapresa confermando la sua voglia di affermare i veri valori e di agire costantemente per il bene della comunità”.

Donato (ARA volontariato): "Basta solo la solidarietà davanti ai crimini?"

"Grave atto intimidatorio ancora una volta contro le "Agricole" cooperative di donne a Lamezia Terme che coltivano alcuni terreni, sempre nell'area lametina. Questa notizia, ancora una volta ci costringe a dovere esprimere solidarietà a coloro che in questa terra lavorano per il bene comune e non temono soprusi, che vengano direttamente dalla 'ndrangheta o da chi s'ispira ad essa con atteggiamenti arroganti, violenti e criminali. A tutte e a tutti coloro che lavoro con don Giacomo Panizza, con le associazioni e le cooperative ispirate da lui o che gravitano intorno alla Progetto Sud, esprimo la nostra solidarietà, anche se purtroppo è poco, perchè sappiano che non sono soli e che la loro attività lavorativa ed il loro impegno sociale sono sempre un esempio per tutti". Ad affermarlo è Nadia Donato, presidente associazione ARA volontariato. "Caro don Giacomo, - continua - tu sai l'affetto che mi lega a te e quanto da te ho imparato in questi anni, ma solo la solidarietà può bastare a te e a chi con te condivide questo percorso difficile? Dai a me e a chi non vuole arrendersi, modo di comprendere cosa ancora possiamo fare. Buon lavoro a tutti e speriamo che le "Agricole" riprendano presto a coltivare e a produrre".

Caruso: "invito a ripiantare e ricostruire quanto distrutto"

"Ancora una volta registriamo un atto intimidatorio nei confronti della Comunità Progetto Sud di Don Giacomo Panizza. Un gesto che diventa ancora più vile considerato che a subirne i danni, questa volta, è stata la cooperativa sociale “Le agricole”. Una cooperativa fatta di tante donne che da anni sperimenta, attraverso la pratica dell’agricoltura sociale, percorsi di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e di coesione sociale". Ad affermarlo è Carolina Caruso, consigliere comunale di Forza Italia. "A loro e a Don Giacomo Panizza - aggiunge - va tutta la mia vicinanza e l’invito a ripiantare e ricostruire quanto distrutto. Di fronte a tali barbarie non c’è migliore risposta che far vedere che la vita rinasce. E con la vita anche la speranza di un futuro in cui la ndrangheta non avrà più spazio". 

ANPI Catanzaro: “Colpita non solo una figura esemplare della società calabrese”

“Proprio ieri sera, seguendo una trasmissione su una TV locale, ancora una volta abbiamo avuto la conferma della assoluta scelta di Don Giacomo Panizza di stare sempre dalla parte della legalità; battendosi sempre con forza e determinazione e sempre alla luce del sole per i diritti dei più deboli e degli emarginati. Ancora una volta viene colpita non solo una figura esemplare della società calabrese e nazionale, ma tanti uomini e donne che grazie all’impegno di Don Giacomo sono usciti in questi anni da una condizione di precarietà economica e sociale. L’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – esprime la più grande solidarietà e vicinanza a Don Giacomo Panizza. Ci auguriamo un efficace impegno delle forze dell’ordine e della Magistratura nel perseguire i responsabili dell’ennesima intimidazione”.

Covello (Pd): “Gravi danni non fermano l’azione della Comunità”

“Piena solidarietà e sostegno a don Giacomo Panizza e alla sua Comunità Progetto Sud, per il nuovo e grave atto intimidatorio subito la notte scorsa. Le  fiamme sono state indirizzate contro un terreno a Lamezia Terme, all'interno di un appezzamento a coltivazione biologica della cooperativa "Le agricole" di don Panizza. I gravi danni non fermano la meritevole azione della Comunità che da anni è fortemente impegnata nel sociale, nella difesa della legalità, nella promozione umana e culturale della nostra terra. Noi siamo tutti al loro fianco. Al fianco di don Giacomo che con coraggio e determinazione opera costantemente in prima linea”.

Santelli: “Sostegno a don Panizza”

"A don Giacomo Panizza esprimo la mia più totale solidarietà per la vile intimidazione di cui è stato vittima e ai ministri Orlando e Alfano chiedo di assumere provvedimenti immediati per implementare gli organici dei magistrati e delle forze dell'ordine in Calabria. Don Giacomo è un sacerdote di frontiera, rappresentante di quella Chiesa che lotta la 'ndrangheta e il crimine agendo sulla prevenzione e sulla cultura. E' importante che tutta la classe politica e le istituzioni manifestino vicinanza a don Panizza e chiedano al Governo di sostenere il lavoro dei magistrati e delle forze di polizia, costretti a fare i conti con vuoti di organico impressionanti".

Nicotera (Udc): “Lavoratori di queste terre sono il vero volto pulito della Calabria”

“In questi terreni vengono alla luce il coraggio e la determinazione che solo le donne sanno avere e mettere in campo. A nome mio e di tutto l'Udc lametino esprimo forte vicinanza e solidarietà a loro ed a tutte le persone che lavorano in queste terre, con la consapevolezza che esse, pur nelle difficoltà, riescono a far nascere dei frutti e dei raccolti che sanno di speranza, sudore e riscatto sociale e materiale. Sono loro il vero volto pulito della Calabria, scavato dai torti e dalla fatiche ma sempre bello nella sua essenza e non certo quello di chi nell'oscurità vuole togliere il futuro alla nostra città ed alla nostra regione”.

Meetup 5 Stelle Lamezia: “Indignati per gesto vigliacco e dalle modalità mafiose”

“Come Meetup 5 Stelle, Amici di Beppe Grillo, di Lamezia Terme registriamo con indignazione e rabbia l’ennesima intimidazione alla Comunità Progetto Sud di Don Giacomo Panizza. Stavolta ad essere presi di mira sono stati i terreni, adibiti a coltura biologica, della cooperativa sociale ‘Le Agricole’; terreni che danno lavoro, sostentamento e possibilità di riscatto sociale a donne con un passato difficile alle spalle. Solito gesto vigliacco e dalle modalità mafiose destinato, tuttavia, a produrre l’effetto contrario a quello sperato da chi ancora crede di poter dettare legge con la violenza e le intimidazioni. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Don Giacomo ed alle lavoratrici delle coltivazioni andate danneggiate, fortunatamente solo in minima parte, rendendoci come sempre disponibili a partecipare ad ogni futura iniziativa che la Comunità Progetto Sud intenderà portare avanti contro queste residue  sacche di resistenza alla legalità ed al vivere civile”. 

Fittante (Centro Riforme Democrazia e diritti): "Segnali inquietanti"

"La mia solidarietà e vicinanza e quella del Centro "Riforme - Democrazia - Diritti a don Panizza ed ai Soci della Cooperativa Sociale "Le Agricole". Ad affermarlo Costantino Fittante. "Il vile atto compiuto ai danni di una cooperativa fatta di donne - prosegue Fittante - che cercano con il lavoro di contribuire alla crescita della nostra società, è grave. C'è ancora una volta da domandarci se, malgrado i colpi inferti alle cosche 'ndranghetiste locali, rimane tanto da fare. Ha ragione don Panizza quando si domanda perchè i delinquenti attuano questo ulteriore attacco pur sapendo che la "Progetto Sud" denuncia. Sono segnali inquietanti che smentiscono quanti, rappresentanti di istituzionali pubbliche e di soggetti sociali, con faciloneria e superficialità, nelle settimane e mesi trascorsi, hanno dichiarato che la Città ed il comprensorio erano stati liberati dalla 'ndrangheta. In presenza di danneggiamenti come quello perpretrato ai danni della Cooperativa, è necessaria una mobilitazione dei cittadini. Il Sindaco della Città si faccia promotore di un incontro con i rapporesentanti delle Forze Dell'Ordine, i Sindaci del comprensorio, i Sindacati,le forme associate della società lametina, per definire un calendario di iniziative capace di stimolare la reazione democratica contro la barbarie della delinquenze. Sarebbe quella anche l'occasione  per sottoporre al Consiglio Superiore della Magistratura l'urgenza si nominare il nuovo Procuratore della Repubblica del Tribunale di Lamezia al posto del dott. Prestinenzi che lascia e al quale mi sento di esprimere un sentito ringraziamento per l'impegno profuso per l'affermazione della giustizia". 

Acli Terra Catanzaro: Solidarietà alla Comunità Progetto Sud

“Le Acli Terra esprimono grande vicinanza e solidarietà a chi tutti i giorni lavora per affermare e ristabilire i valori della legalità e della trasparenza”, ha dichiarato il Vice Commissario Caterina Basile, “Si tratta dell’ennesimo ignobile atto intimidatorio. Quotidianamente, Don Giacomo Panizza e la sua comunità si impegnano per il cambiamento, a sostegno dei cittadini più fragili ed a rischio di marginalizzazione socio-economica. La bassezza delle intimidazioni e la meschinità delle minacce che ha ricevuto in questi anni, non hanno mai fermato, ma anzi reso più forte e determinato, il suo coraggio nella costruzione quotidiana di percorsi di legalità e giustizia.” Ed è proprio in questi momenti, conclude Caterina Basile, che è necessario che quest’ultimi, non si sentano soli in questa battaglia, stando al loro fianco ed organizzando delle iniziative che richiamino a raccolta tutti coloro che hanno a cuore il ristabilimento della legalità”.

Confcooperative Calabria: “Al fianco di GOEL Bio e Progetto Sud”
 
“Confcooperative Calabria è al fianco di GOEL Bio, Progetto Sud e Don Giacomo Panizza dopo questi atti intimidatori, che cercano di limitare l’azione rigenerante avviata a Lamezia Terme e in Calabria negli ultimi anni da questi e altri soggetti meritori, troppo spesso minacciati. L’attività e la vitalità generata da Don Giacomo Panizza e da tutta l’Associazione Progetto Sud a Lamezia e da GOEL nella Locride, in tutte le forme e molteplici attività, è la dimostrazione che l’illegalità può solo impoverire un territorio, mentre la solidarietà e l’onestà generano sviluppo. Per questo, dopo l’ennesimo attacco subito questa volta dalla cooperativa sociale “Le Agricole” a Lamezia e da “Briatico Welfare” una cooperativa vibonese aderente a GOEL Bio, la Confederazione calabrese non può che essere al fianco di GOEL, di Don Giacomo e delle socie e dei soci delle cooperative, e sostenere tutte le persone che animano questi progetti di concreta rigenerazione urbana e sociale”.

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