Lamezia Terme, 21 luglio - L'ex consigliere comunale, Giovanni Governa, è stato arrestato dalla polizia a Lamezia Terme per l'omicidio del commerciante Antonio Perri, proprietario del centro commerciale Due Mari e di altri supermercati. Perri fu ucciso il 10 marzo del 2003 all’interno del supermercato Atlantico. L'arresto è stato eseguito dalla squadra mobile di Catanzaro in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Direzione antimafia del capoluogo calabrese.
Chi è Giovanni Governa
Governa, oggi accusato di essere uno degli autori dell'omicidio del commerciante Antonio Perri, era un ex consigliere comunale di Lamezia Terme, in carica nel 1991, l'anno del primo scioglimento dell’assise cittadina per infiltrazione mafiosa. Giovanni Governa che per un certo periodo è stato collaboratore di giustizia, si è autoaccusato del delitto prima di interrompere, circa un anno fa, i suoi rapporti con la magistratura. Governa è stato definito dagli investigatori un "vecchio capo clan", ma è difficile trovargli una collocazione nel panorama criminale. L'uomo, infatti, secondo l'accusa, sarebbe stato legato alla famiglia Iannazzo che, insieme ai Giampà, è attualmente la cosca egemone sul territorio di Lamezia Terme. In passato, però, Governa è stato legato anche ad altre cosche lametine.
I retroscena del delitto Perri
Secondo quanto Governa stesso riferì agli inquirenti nel periodo della sua collaborazione, l'omicidio di Antonio Perri fu deciso dalla cosca dei Torcasio nel momento in cui il commerciante lametino, soggetto ad estorsione, avrebbe deciso di rivolgersi agli Iannazzo per avere protezione dal momento che i Torcasio stavano attraversando un periodo di declino. Governa avrebbe riferito, inoltre, di avere dato ospitalità e avere accompagnato sul luogo del delitto Nicola Paciullo, ritenuto l'autore materiale del delitto e condannato in appello per il delitto Perri a 30 anni nel settembre dello scorso anno. Secondo gli investigatori ci sarebbe "piena compatibilità" tra quanto riferito da Governa e gli esiti delle indagini che hanno portato alla condanna di Paciullo.
Gli altri arresti
Altre tre ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite, per estorsioni aggravate dalla modalità mafiosa, nei confronti dei lametini Giuseppe Catroppa, Antonio Voci e Luca Gentile. I Tre avrebbero tentato di estorcere denaro nei confronti di un commerciante di Catanzaro Lido.
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