Lamezia, confiscati beni per oltre 500 mila euro a Luciano Trovato

117-Gdf-finanza-catanzaro_lamezia-terme.jpg

Lamezia Terme - Confisca di beni per un valore di oltre 500 mila di euro. I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, coordinati dal procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto, Giovanni Bombardieri, e dal sostituto procuratore, Elio Romano, hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dal tribunale di Catanzaro su richiesta di questa procura distrettuale. Il destinatario del decreto di confisca è Luciano Trovato, ritenuto collegato alla famiglia di ‘ndrangheta dei Giampà di Lamezia. Lo stesso, unitamente ai propri fratelli, più volte è stato coinvolto in operazioni di polizia in materia di criminalità organizzata che hanno interessato la piana lametina.

Le indagini patrimoniali condotte dai finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria - Gico - di Catanzaro, che hanno portato all’emanazione del provvedimento di confisca, hanno evidenziato una netta sproporzione tra i beni risultati nella effettiva disponibilità del soggetto e il suo tenore di vita, rispetto ai redditi dichiarati e alle attività economiche ufficialmente svolte. In particolare, gli accertamenti espletati sul conto di Trovato hanno evidenziato dichiarazioni dei redditi del tutto incoerenti con l’ingente patrimonio posseduto. I beni per i quali è stato emesso il provvedimento di confisca, che ha confermato il precedente decreto di sequestro di prevenzione, comprendono quote di otto unità immobiliari ubicate a Lamezia, quote societarie di partecipazione in diverse attività imprenditoriali in città. Il valore complessivo del patrimonio confiscato ammonta ad oltre 500 mila euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA