Lamezia Terme - Da questa mattina militari del gruppo della guardia di finanza di Lamezia e personale appartenente al commissariato di pubblica sicurezza di Lamezia stanno eseguendo un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Riccardo Cristiano residente nel comune di Cleto, nel cosentino, ma che lavora nel comune di Decollatura. Contestualmente è stata data esecuzione ad una perquisizione personale, domiciliare e in tutti i luoghi nella disponibilità di un soggetto. Gli ufficiali di polizia giudiziaria impiegati, coordinati dalla procura della Repubblica, indagini dirette dal procuratore della Repubblica Salvatore Curcio e dal sostituto procuratore Marta Agostini, stanno inoltre eseguendo mirate perquisizioni locali presso la filiale di poste italiane di Decollatura dove l’uomo sottoposto ad indagini esercita il proprio lavoro con incarico di direttore. L’attività d’indagine è mirata al contrasto di condotte illecite nell’ambito di reati contro la pubblica amministrazione e contro il patrimonio, ovvero truffa e peculato.
L’attività investigativa svolta dalle fiamme gialle di Lamezia eseguite dal nucleo operativo diretto dal Comandante dal Cap. Matteo Boarelli e Comandante del Gruppo ten col. Clemente Crisci e dal commissariato di pubblica sicurezza di Lamezia, primo dirigente Alessandro Tocco, ha consentito di accertare l’esistenza di un complesso sistema fraudolento che avrebbe permesso al 41enne indagato, direttore dell’ufficio postale di Decollatura, di appropriarsi fraudeolentemente del denaro di più clienti dell’ufficio postale stesso per un totale di 132.200 euro. L’artefice del meccanismo illecito avrebbe agito con l’aggravante di approfittarsi della buona fede dei suoi clienti, ponendo in essere un assoggettamento psicologico vero e proprio in grado di conquistare nel corso degli ultimi anni la fiducia e la completa disponibilità delle vittime ignare di tutto, al punto tale da poter pienamente disporre di ogni decisione e libertà nell’effettuare varie operazioni ecomonico-finanziarie sui conti correnti e i prodotti di investimento degli stessi clienti.
Le risultanze investigative, condotte mediante analisi documentale, accertamenti analitici su tutti i rapporti economico-finanziari intestati ai soggetti-vittima, nonché attraverso una copiosa attività condotta con l’utilizzo del mezzo delle intercettazioni telefoniche, hanno permesso di acquisire numerosi riscontri dei reati contestati dalla procura, consentendo di ritenere provata la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato, anche in considerazione della diversità delle condotte illecite perpetrate dallo stesso, aventi comunque l’unico scopo di defraudare le vittime. le indagini sono state svolte anche dalla Sezione di Polizia Giudiziaria - aliquota Guardia di Finanza - presso la Procura.
Gli accertamenti economico-patrimoniali delegati agli investigatori di Lamezia hanno anche permesso di ricostruire l’effettiva capacità patrimoniale illecitamente accumulata nel corso degli anni dal soggetto indagato, per un valore complessivo di 132.200 euro. È stato dimostrato come l'indagato, in qualità di direttore dell’ufficio postale di Decollatura, abbia posto in essere un complesso meccanismo finalizzato all’effettuazione di alcuni disinvestimenti e alla successiva creazione di una carta prepagata postpay nella completa inconsapevolezza di una delle due vittime, sulla quale sono state canalizzate e poi prelevate dallo stesso direttore illecitamente somme per un importo pari a 49mila euro.
Nel secondo caso invece il direttore dell’ufficio postale avrebbe proceduto a diversi riscatti di polizze di investimento per ingenti valori, ai quali sono susseguiti numerosi prelevamenti di denaro dagli importi anomali, completamente disconosciuti dalla vittima, un'anziana signora, per un importo pari a 83.200 euro. Le risultanze investigative hanno consentito al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lamezia, Rossella Prignani, di emettere un'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari nonchè del sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta di 132.200 euro nei confronti di Riccardo Cristiano, 41 anni, attuale direttore di poste italiane s.p.a. - filiale di Decollatura.
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