Catanzaro – Nominato un nuovo amministratore giudiziario per il Centro commerciale “Due mari”. Con un’ordinanza il Tribunale di Catanzaro ha accolto il ricorso presentato dalla Curatela fallimentare della F.P. Holding s.r.l., rappresentata da Gennaro Brescia, affiancato dall’avvocato Francesco Iacopino. Il Centro Commerciali Due Mari è partecipato dalla curatela del fallimento FP Holding s.r.l. (socia titolare del 33% del capitale sociale) e da Pasqualino Perri (socio titolare del 33% del capitale sociale e amministratore unico); mentre la residua quota del 33% era nella titolarità dell’ex socio Marcello Perri, receduto dalla società nel 2011. Il Curatore si è rivolto al Tribunale del capoluogo chiedendo al Collegio che venisse “accertata la sussistenza di gravi irregolarità nella gestione della Centro Commerciale Due Mari s.r.l. da parte dell’Amministratore Unico Perri Pasqualino… disponendone la revoca dalla carica” con conseguente “nomina un Amministratore Giudiziario, determinandone poteri e durata”. Nel giudizio la curatela è stata assistita dal professore Ulisse Corea. Nominato, Paolo Florio come nuovo Amministratore Giudiziario.
A fondamento del ricorso la curatela fallimentare ha dedotto la “sussistenza di gravi irregolarità gestorie quali: a) il conferimento, da parte di Pasqualino Perri, di una delega gestoria generale in favore dell’ex socio Marcello Perri, con il quale, peraltro, pendono numerosi procedimenti giudiziari che vedono coinvolta anche la società Centro Commerciale Due Mari; b) il versamento, in favore di Marcello Perri, della somma di 440.000 euro a titolo di parziale liquidazione della quota sociale, nonostante su detta quota vi fosse un vincolo di indisponibilità determinato da sequestro; c) la mancata convocazione delle assemblee per l’approvazione del bilancio relativo all’anno 2019 e per la nomina dell’organo di controllo; d) l’omessa distribuzione degli utili; e) la stipulazione di un contratto preliminare di compravendita in forza del quale la società Centro Commerciale Due Mari si è obbligata ad acquistare da La Nuova Nave s.r.l. (altra società amministrata del medesimo Pasqualino Perri) un complesso immobiliare ad un prezzo 4.500.00 di euro di gran lunga superiore al suo valore di mercato (stimato in 2.036.000 euro) nonché a versare l’intero corrispettivo prima della stipula del rogito notarile. In proposito, parte ricorrente ha evidenziato che, nonostante il pagamento sia stato integralmente effettuato, il contratto di compravendita definitivo non è ancora stato concluso, con la conseguenza che, allo stato, la società Centro Commerciale Due Mari si trova nella condizione di avere sborsato una ingentissima somma di denaro senza neppure essere divenuta proprietaria del compendio immobiliare. Ha assunto inoltre la curatela che l’amministratore unico, non solo non ha mai inteso fornire chiarimenti in ordine alla menzionata operazione, ma ha sempre mantenuto un atteggiamento evasivo a fronte di qualsivoglia richiesta di consultazione della documentazione contabile e societaria formulata dalla curatela, così disattendendo i propri obblighi di informazione”.
All’esito dello scrutinio della domanda il Tribunale ha ritenuto “il ricorso fondato” disponendo la revoca dell’amministratore unico Perri Pasqualino e nominando un Amministratore Giudiziario.
Ad avviso del Collegio catanzarese, “nel caso di specie - in disparte gli addebiti relativi a condotte immediatamente lesive dell’interesse dei soci o che si sono risolte in pregiudizi già consumati – emergono una serie di gravi anomalie gestorie in grado di pregiudicare l'interesse della società a una seria e corretta gestione dell’impresa. Il riferimento è, innanzitutto, alla “procura generale” con cui l’amministratore unico ha delegato i propri poteri gestori a Marcello Perri, conferendogli ogni e più ampio potere previsto dallo statuto e dalla legge”. Nel caso concreto, la menzionata condotta dell’amministratore unico, già di per sé censurabile nella misura in cui conferisce una delega generale, assume connotati di maggiore gravità, atteso che il soggetto cui è stata conferita la delega ad amministrare versa in conflitto di interessi con la società, trattandosi di ex socio receduto con il quale pende giudizio per la liquidazione della quota sociale”.
Ancora, scrivono i Giudici “integra una grave irregolarità la circostanza che l’amministratore, con scrittura privata abbia impegnato la società Due Mari ad acquistare un complesso immobiliare da altra società, di cui pure egli è amministratore unico; il tutto ad una cifra sproporzionata rispetto al valore di mercato del bene e da corrispondere prima della stipulazione del rogito notarile. Il tribunale ha dunque ritenuto necessario sottoporre ad amministrazione giudiziaria la società, per sei mesi".
© RIPRODUZIONE RISERVATA