Sanità, candidati M5S Calabria: "Se andremo al Governo ci impegneremo per superare piano di rientro e commissariamento"

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Lamezia Terme - "L'ultimo rapporto Osservasalute è inquietante: la Calabria è la prima regione, in Italia, per tasso di mortalità neonatale ed infantile. I vecchi partiti, che hanno utilizzato per loro tornaconto il Piano di rientro e il regime commissariale, ne dovranno rispondere a voi, a noi citttadini. La sanità è sempre stata prioritaria nelle battaglie del Movimento che in Calabria ha avuto una guerriera: Dalila Nesci. Abbiamo due proposte forti perché la Calabria si metta finalmente nelle condizioni di superare il Piano di rientro e il regime commissariale. Le altre forze politiche hanno mentito, in proposito. La verità è che vogliono mantenere la situazione attuale per continuare con sprechi, abusi e disastri. Se andremo al governo, ci occuperemo con cognizione dei due grandi drammi della sanità calabrese: il Piano di rientro e il relativo Commissariamento".

Lo affermo insieme ad altri candidati del Movimento 5stelle: Giuseppe d'Ippolito, Dalila Nesci, Paolo Parentela e Gelsomina Silvia Vono. È un impegno che possiamo assumere perché, mentre Partito Democratico e Forza Italia si sono resi complici dello sfascio della sanità, noi abbiamo già presentato DUE PROPOSTE SPECIFICHE: la ridefinizione delle norme sul commissariamento e la redistribuzione alle regioni del Fondo sanitario sulla base del fabbisogno di cure nei singoli territori, il che permetterebbe alla Calabria di avere 130milioni all'anno in più per ospedali, personale e macchinari, dunque di mettersi nelle condizioni di chiudere la lunga stagione del Piano di rientro, che si è rivelato un fallimento, stando anche all'ultimo rapporto Osservasalute.

Nel documento, infatti, la Calabria figura al primo posto per tasso di mortalità neonatale e infantile, con una mortalità elevata per gli adulti e un'aspettativa di vita minore rispetto a più regioni del Nord. Bisogna avere IL CORAGGIO DI SCELTE FORTI, intanto di perseguire concrete vie d'uscita dal commissariamento e dal Piano di rientro, serviti per alimentare clientele politiche, per chiudere reparti, bloccare le assunzioni e consentire abusi sfacciati, sperperi, malasanità e le minacce teatrali d'incatenamento da parte del governatore Oliverio. Soltanto il Movimento 5stelle ha le mani libere per riformare la sanità a garanzia dell'effettivo diritto alla salute. I calabresi non possono più essere cittadini di serie B". 

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