Rete ospedaliera della Calabria, arriva l'ok dei ministeri. Occhiuto: "Ottimo risultato"

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Catanzaro - "Il tavolo Dm70, composto dai rappresentanti tecnici dei ministeri dell'Economia e delle finanze e della Salute, ha approvato la rete ospedaliera della nostra regione. Un ottimo risultato per la Calabria!". Lo scrive su X Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e commissario ad acta alla sanità.

Piano da settimane al centro del dibatito in Calabria. Nei giorni scorsi, in n incontro, il presidente ha risposto alle domande dei cronisti in merito al braccio di ferro in atto con il governo sulle risorse da destinare l’edilizia sanitaria. Occhiuto ha, infatti, riprogrammato tutte le risorse residue dell’articolo 20 in modo da evitare il taglio di fondi per la Calabria. Arriva così l'ok alla rete ospedaliera, piano che era finito al centro di non poche polemiche anche per il ridimensionamento dell'ospedale di Lamezia, arrivate da più fronti e che hanno portato Occhiuto a modificare il decreto sulla rete ospedaliera (era il 27 marzo). Il nuovo decreto apporta una serie di modifiche a quello precedente e per quanto riguarda il Giovanni Paolo II mantiene l'aumento dei posti letto in 286 e modula invece la previsione precedente sui reparti: le strutture complesse, infatti, diventano 17, mentre quelle semplici 2. In più si specifica che: "Il Trauma Center, unico regionale, potrà essere allocato in posizione baricentrica regionale, a Lamezia Terme, tenendo conto anche del potenziamento e degli investimenti INAIL".

"La sanità - aveva detto in un incontro sul tema il presidente - purtroppo è un disastro in tutta Italia, in tutte le regioni si lamentano del sistema sanitario perché per troppi anni questo sistema sanitario è stato poco finanziato e poco riformato da tutti i governi di centrodestra e centrosinistra, in Calabria ancora di più perché sconta il dramma del commissariamento. Questa è la ragione per cui la Calabria non può cedere un centesimo delle risorse che ha: sono un dirigente nazionale del centrodestra, ma sono innanzitutto il presidente della Regione Calabria; quindi, quando c’è da difendere le ragioni della Calabria e dei calabresi queste ragioni vengono prima di ogni altra cosa".

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