Congresso regionale Udc, Talarico eletto segretario: "Siamo pronti a ripartire"

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Lamezia Terme –  Nessuna sorpresa al congresso regionale Udc. Franco Talarico, unico candidato alla segreteria del partito, viene rieletto all’unanimità ad un anno dal commissariamento. La guida passa così da Angelo Cera nuovamente all’ex presidente del consiglio dopo un lungo periodo di stallo dello scudo crociato. La scissione con Casini, l’ultimo flop elettorale e i tanti big che negli ultimi tempi si sono persi per strada hanno destabilizzato non di poco la ricostruzione del partito.

Oggi però l’intento è quello di ripartire dalle ceneri lasciate, anche dopo le polemiche che hanno costretto il rinvio del congresso regionale. In un hotel alle porte di Lamezia si sono così riuniti l’onorevole Angelo Cera, il vicesegretario nazionale Giuseppe De Mita, il responsabile della sezione giovanile del partito Marco Martino e l’ex consigliere regionale Ottavio Bruni. A presiedere i lavori dell’assemblea, il segretario nazionale Lorenzo Cesa. Si è proceduto inoltre anche al voto per il comitato regionale e per i delegati al prossimo convegno. Tanti gli ospiti di diversi schieramenti politici a prendere parola, tra cui Jole Santelli e Flora Sculco e Domenico Furgiuele di “Noi con Salvini”. 

Il congresso rinviato per i tesseramenti illegittimi

Un’assemblea quella di oggi che si sarebbe dovuta però tenere lo scorso 26 novembre ma che è stata inevitabilmente rinviata dopo la mannaia calata sui tesseramenti illegittimi e il fuoco e fiamme fatto con Giancarlo Nicotera e Massimo Sdanganelli, definitivamente allontanatisi dallo scudo crociato e con notizia nelle ultime ore della loro adesione al nuovo Cdu di Mario Tassone. I vertici avevano così preferito che il congresso regionale si svolgesse in un clima più sereno, dopo aver fatto maggior chiarezza. Le adesioni al partito infatti, secondo la dirigenza lametina, sono state raccolte in violazione allo Statuto. Una lista all’interno della quale sarebbero finiti i nomi di ignari iscritti, tra cui anche un prete, con un rimpallo di responsabilità sui chi avrebbe dovuto vigilare in merito. Da qui l’autosospensione e la denuncia cautelativa alla Procura della Repubblica per far luce su una vicenda che era partita ancor prima con delle perplessità sui tesseramenti e proseguita poi con la chiusura della sede cittadina, il commissariamento a livello locale e la richiesta d’espulsione di Nicotera dal partito.

In merito alla vicenda Franco Talarico ha però oggi precisato al Lametino.it: “Avevo già bloccato tutto inviando i documenti a Roma per fare chiarezza e oggi qui ci sono i vertici nazionali proprio per verificare se c’è stato qualcosa che non va”. Sugli ignari iscritti Talarico così rimarca: “Non so ancora cosa possa essere successo. Ad ogni modo erano i responsabili provinciali i garanti del processo di tesseramento portato avanti. Mi auguro di lasciarci questa brutta pagina alle spalle e che le polemiche messe in atto non abbiano influito minimamente sulla voglia di rilanciare il nostro progetto”.

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Talarico: “L’Udc è pronto a ripartire”

Lo scudo crociato punta così ad una nuova fase cercando di scrollarsi di dosso le polemiche dell’ultimo periodo. “L’obiettivo è il rilancio del partito in modo da poterci organizzare ancor meglio sul territorio, perché qualche anno fa in Calabria raggiungevamo il 10%. C’è un tessuto elettorale molto più ampio di moderati e sta ora a noi riuscire ad intercettarlo attraverso l’impegno e la dedizione di una classe dirigente che ora è giovane e molto motivata”.

Ricostruire un partito di area democratico-cristiana ripartendo dai territori”

Anche per il segretario nazionale Lorenzo Cesa il momento è propizio per ricostruire un partito di area democratico-cristiana. “Un partito – spiega – che si focalizzi principalmente nel ricucire i rapporti con i molti della stessa area che hanno lasciato l’Udc o che sono migrati in altri partiti. Abbiamo bisogno di ripartire dai valori e dall’importanza dei territori – ha concluso – coinvolgendo i comuni, le province, le regioni, fino ad arrivare al nazionale”

Ad introdurre i lavori, davanti ad un gremito pubblico, il commissario uscente Angelo Cera. “Oggi finisce il mio compito – ha dichiarato prima di dare il via agli interventi – il nostro è un partito che nonostante le difficoltà continua a far sentire la presenza democristiana sul territorio. Faccio gli auguri al prossimo segretario regionale e mi auguro che il partito possa rivivere in Calabria le condizioni meravigliose che ha avuto in passato”.  

Alessandra Renda

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