Catanzaro – In campo per ricostruire la sinistra e per contrastare con ogni mezzo necessario il disegno di autonomia differenziata propugnata dal governo Meloni. L'on. Elly Schlein, candidata al congresso del Partito democratico, ha fatto tappa anche a Catanzaro nel corso del tour calabrese che l'ha vista impegnata anche a Cosenza e Reggio Calabria, per un incontro che si è svolto nella sala del Consiglio provinciale. L'assemblea si è aperta con il saluto del sindaco della città Nicola Fiorita e ha visto la partecipazione di decine di iscritti e militanti del Pd di Catanzaro. Accompagnata dalla calabrese Jasmine Cristallo, già portavoce nazionale delle Sardine e oggi iscritta al Pd, Schlein ha affrontato i temi relativi alla sanità e alla scuola pubblica e poi ambiente e lotta alle disuguaglianze territoriali e sociali.
“Per recuperare credibilità come Pd dobbiamo dire che si sono fatti degli errori. Facciamo una legge per spazzare i contratti pirati. Come ti costruisci una famiglia con 900 euro al mese?”. “Non abbiamo più bisogno - ha aggiunto - di partiti che si sentano padroni delle tessere, dei circoli. Questo partito deve essere utile a fare opposizione a un Governo che vuole estendere le maglie della precarietà. Al contrario, ha osservato la candidata alla segreteria del Pd, i tempi sono maturi per approvare una norma di civiltà come il salario minimo. Non siamo qui per tenerci il metodo sbagliato che ha caratterizzato fino ad oggi il Pd ma per ricostruire un modello di leadership che sia realmente inclusivo e femminista. Vorrei un partito che ricominciasse a fare formazione politica. Dateci una mano – ha concluso Schlein rivolgendosi alla platea - perché un cambiamento così profondo può innescarsi solo con la mobilitazione collettiva di persone libere che vogliono fare del partito uno strumento capace di migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine”.
A margine dell'iniziativa, incontrando i giornalisti, ha replicato a Stefano Bonaccini secondo il quale, nella corsa per la segreteria nazionale del Pd, lei è sostenuta da quasi tutto il gruppo dirigente del Partito. "Mi sembra che siamo proprio in una regione dove si dimostra il contrario. Non credo che ci sia un solo consigliere di questa regione che sostiene la nostra mozione. Ciononostante siamo riusciti anche nei circoli a ottenere il consenso di molte iscritte e iscritti. Sono l'unica delle candidature che non ha fatto parte in questi 10 anni del gruppo dirigente di questo partito e quindi che può assicurare un cambiamento reale". "Dopodiché - ha aggiunto - sono contenta che anche chi in questi anni c'era già ha fatto oggi la scelta di sostenermi perché capisce che o si cambia o non c'è futuro per questo partito. Preferisco questi a chi invece, dopo aver fatto parte di tutte le scelte fondamentali del partito in questi anni, oggi fa finta di essere stato da un'altra parte".
B.M.
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