Lamezia Terme - È partita intorno alle 16:30, da via dei Bizantini nei pressi di un immobile confiscato alla criminalità, la marcia “Restiamo Umani” che attraversa la città per lanciare un messaggio di solidarietà e contro ogni discriminazione. A guidare la marcia, con la sua amata chitarra, accompagnato da gruppi e associazioni cittadine, John Mpaliza: attivista per la pace non nuovo a iniziative che lo portano in cammino per il mondo a sostenere temi sociali. Partito da Trento a giugno, John si è detto stanco ma felice di essere arrivato in città dove ad attenderlo ha trovato tantissime persone. Attraversando l’Italia da Nord a Sud, racconta Mpaliza a il Lametino.it “la sensazione è quella di un’Italia diversa da quella che ci fanno vedere, che sembra essere disumana e non attenta al prossimo. Il nostro cammino ci sta dimostrando che c’è tanta gente che la pensa diversamente, che vuole resistere e restare umano”. La sua è una marcia per dire “no al clima di paura e di odio” e si dice aperto al confronto anche con chi la pensa diversamente perché, sostiene “solo così si potrà costruire un’Italia e un’Europa migliore per i nostri figli”.
John Mpaliza a Lamezia vuole lanciare un messaggio di amore e di pace: “Lamezia deve resistere, deve restare umana”. Non manca di sottolineare la sua gioia ad essere nuovamente in città per “continuare a lavorare per rimanere sempre umani”. Ai partecipanti è stata consegnata una coperta termica, simbolo dell’accoglienza dal momento che vengono utilizzate per proteggere e riscaldare i migranti che, dopo essere sbarcati sulle coste dopo un lungo ed estenuante viaggio possono dire: “ce l’abbiamo fatta”.
Le associazioni che lo hanno accolto, condividendone gli intenti, hanno dato vita al Flashmob #ioaccolgo organizzato dalla Comunità per minori non accompagnati Luna Rossa. Le associazioni e gruppi aderenti: Comunità Progetto Sud; Paxcristi; Associazione Mago Merlino, Arci, Inrete, Il Delta, Il Chiostro. Il percorso della marcia in città ha toccato via Dei Bizantini, via A. Moro, corso G. Nicotera fino ad arrivare al Chiostro San Domenico.
L’attivista porterà la sua testimonianza di uomo in cammino per la pace e per i diritti di tutti, raccontando il senso di questo viaggio che terminerà ufficialmente a Roma, Piazza San Pietro domenica 20 ottobre, Giornata Missionaria Mondiale, con la partecipazione all'Angelus di Papa Francesco. Questo perché, sostiene ancora John, il Papa rappresenta i più deboli, dai migranti alle persone che hanno perso il lavoro e, aggiunge “noi vogliamo portargli il nostro messaggio di sostegno: noi ci siamo e siamo in tanti”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA