Lamezia Terme - La prima volta che ha preso le forbici in mano aveva 11 anni e il primo taglio l’ha sperimentato proprio sul padre, anche lui hairstylist. E’ ricca di eventi, corsi di formazione, stage all’estero la vita del giovane lametino Alessandro Giudice, che ereditando la passione dei familiari gestisce oggi un centro di bellezza esistente in città dal 1957, nel quale lavorano anche altri dieci ragazzi e ci confessa che in questo campo “è sempre la squadra che vince e non la singola persona”. A 9 anni poi, già si adoperava in negozio: teneva in ordine, faceva gli shampoo e seguiva con attenzione le mani del padre mentre acconciavano i capelli. Perché quella dell’hairstylist, resta una delle figure più importanti e incisive nel mondo della moda e dell’estetica. Con Alessandro abbiamo provato a capire qualcosa in più di questo settore che esprime al meglio la personalità dei clienti e soprattutto la loro voglia di cambiamento. Di una cosa però è certo: “Quando si riescono a realizzare belle cose è perché dietro di te ci sono persone che sia nel lavoro che nella vita privata ti spronano e incoraggiano sempre ad andare avanti e dare il meglio”.
Quando hai capito che “da grande” avresti fatto l’hairstylist?
“Ammirando mio padre mentre lavorava. All’interno del negozio ho avuto modo di captare, sin da piccolino, la passione e l’entusiasmo che ci metteva nel suo mestiere. E’ stato anche importante, inoltre, nel mio percorso, stare a contatto con i clienti che si presentavano, una sorta di percorso formativo per me non di poco conto e che mi ha maggiormente appassionato”.
La prima volta che hai preso le forbici in mano?
“A 11 anni il mio primo taglio l’ho fatto proprio a mio padre quando ancora aveva i capelli (ride, ndr). Ho iniziato infatti proprio con il taglio maschile ma poi sono passato al femminile. Nonostante quello maschile oggi si stia aprendo molto di più al total look, con i tagli da donna ho sentito di poter esprimere maggiormente il mio estro e la mia creatività”.
Quali sono state le tue esperienze più significative?
“La più grande scuola è stata per me il negozio ma di altre esperienze ne sto facendo tante. Ho fatto stage all’estero, sto seguendo diversi corsi e prendo parte a parecchi eventi in tutta Italia. In questo periodo invece, sto vivendo l’esperienza di essere un formatore per una grande azienda. E’ un percorso entusiasmante perché mi permette di confrontarmi costantemente con tanti altri professionisti che hanno intrapreso la mia stessa strada, stimolandomi e spingendomi a fare sempre meglio”.
Il vostro è un settore chiuso o aperto alle collaborazioni ?
“La vera benzina che accende il nostro lavoro dovrebbe essere l’umiltà. Adesso il settore è molto puù spinto alle nuove collaborazioni. In questo campo c’è sempre da imparare e stare al passo con i tempi e diventa quindi fondamentale confrontarsi con i colleghi. A me capita spesso di farlo e sono anche contento del fatto che in molti che sono passati dal nostro centro oggi abbiano aperto delle attività in proprio”.
Lamezia è da stimolo per la creatività del tuo lavoro?
“Negli ultimi anni la città sta cominciando ad aprirsi molto alle nuove tendenze. A Lamezia ci sono poi davvero tanti giovani professionisti e artisti in ogni settore che sono da stimolo anche per il mio lavoro. E’ ovvio che qui mi si possono presentare meno occasioni di quelle che potrebbero esserci a Milano o a Roma, ma viaggiare tanto mi permette poi di portare tante novità in città su quelle che sono le nuove tendenze”.
Quanto c’è del tuo stile nell’esigenza delle clienti?
“Quando ho davanti una cliente, per prima cosa la faccio parlare perché ho bisogno di scrutarla per capire cosa vuole. Intuite le sue esigenze, le reinterpreto poi secondo il mio stile. Mi piacciono le forme “wild”, con donne dall’aspetto naturale ma sempre ben curato. La tendenza degli ultimi anni del resto, quella adottata da molti hairstylist, ma anche dai più grandi stilisti, è quella di abbandonare lo stile troppo artificioso e puntare sulla bellezza naturale”.
A proposito di nuove tendenze, quali sono quelle della primavera-estate ?
“Ci sarà una ventata di colori sfumati e pastello. Il celeste e il rose gold sono quelli che vanno per la maggiore. Come pettinature, come dicevo anche prima, riandrà l’effetto wild, quello non troppo perfetto. Ritornano anche i tagli corti, rispetto allo scorso anno dove invece il medio era maggiormente richiesto. Sull’uomo ritorna il decolorato, mentre le barbe, ultimamente sempre più lunghe, si manterranno ma saranno più corte e curate”.
Tra le tante richieste che ricevi ce n’è una che ricordi in maniera particolare ?
“Devo dire che di richieste particolari ne ricevo davvero tante, ma tempo fa ho realizzato l’acconciatura per il matrimonio di una mia cara amica. Poi però, dopo la cerimonia, e durante la festa, ha voluto che le tagliassi i capelli cortissimi. E’ stata una cosa molto carina perché non aveva avvertito nessuno, lo sapevamo solo io e lei”.