Lamezia Terme - Parlare di disabilità non è compito facile, ancor più complesso diventa se si decide di analizzare aspetti specifici. L'incontro organizzato presso la Sala Prunia, da Vola, Lucky Friends, Mamas Lucky, Nasi Rossi a domicilio, ha tentato di affrontare l'autonomia delle persone con disabilità. Un discorso ampio, che merita approfondimento, ma anche uno sguardo scientifico, insieme alle testimonianze di famiglie e di disabili. Infine, di grande rilievo l'interesse concreto da parte delle istituzioni.
Le battaglie affrontate quotidianamente dalle persone disabili sono numerose, ed è risaputo che accanto alle barriere architettoniche da eliminare c'è tutto l'insieme di barriere mentali da dover scardinare prima di potersi affacciare a temi quali l'autonomia, con tutti i mezzi necessari che richiede. Ma siamo ancora sul piano dei diritti, c'è ancora l'uguaglianza, la dignità umana, ci sono ancora i sogni e il desiderio di vivere pienamente la vita. Dunque è sempre più necessario parlarne. All’iniziativa hanno partecipato la giornalista Maria Scaramuzzino, Vincenzo Nicastri (pres. Ass. Vola) Antonio Saffioti (vice pre. Ass. Fish Calabria Onlus), Giuditta Serra (Ass. Educativa vice pres. Ass Vola), Donatella Mastroianni (Ass. Sociale segr. Ass. Vola) e Carolina Caruso pedagogista e presidente Commissione Pari Opportunità del Comune di Lamezia Terme.
In sala erano presenti hanno i genitori del piccolo Mattia, l’atleta della Lucky Friends, scomparso prematuramente e ricordato più volte per il suo sorriso e il suo forte entusiasmo. "Ritengo che Mattia continui a vivere nelle parole e nei gesti di chi l'ha conosciuto. In una società disumanizzante voi portate la cultura del dono - afferma l'assessore alla cultura Simone Cicco riferendosi alle associazioni presenti - Vi auguro sempre di andare avanti". Carolina Caruso, ha sottolineato, ammirata, il lavoro delle associazioni organizzatrici: "Non sono associazioni solo di facciata - afferma - ma effettivamente rendono concrete le azioni stando vicino alla gente che soffre. Complimenti a Vincenzo Nicastri per la professionalità delle volontarie".
L' argomento dell'incontro è stato ripreso dal vice presidente della Fish Calabria Antonio Saffioti. "È impegnato nel sociale, in politica, è scrittore. Cosa ti manca ancora"? - ha chiesto la giornalista Maria Scaramuzzino. "La vita indipendente. L'autonomia la danno i genitori poi bisogna portarla avanti da soli - ha subito risposto Saffioti - C'è bisogno di tutte le istituzioni. Governo, Regioni, Comuni. Il sindaco ci chieda consigli". A proposito di impegno politico il sindaco ha incalzato "Bisogna partire dalla comprensione della specialità di ciascun essere umano. Vogliamo una volta per tutte liberarci dai privilegi che la politica ha e destinare queste risorse a chi ha bisogno? È veramente necessario per i consiglieri regionali portarsi tre o quattro collaboratori"? Ma cos'è la vita indipendente? Lo ha spiegato nei dettagli ancora Saffioti. "Il movimento vita indipendente è nato in America a Berkeley negli anni '80, dove ancora oggi vi sono molte agenzie - ha spiegato - è una filosofia, che prevede l'autodeterminazione delle persone con disabilità e mira alla piena inclusione alla società e alla collettività". Come ricordava il dottor Adolf Ratzka nel suo intervento 'Vita Indipendente: tentativo di una definizione': "Dobbiamo spezzare il monopolio dei professionisti non disabili che parlano a nome nostro, definire i nostri problemi e suggerire le soluzioni per le nostre necessità".
V.D.
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