Lamezia Terme - Ha dimostrato ai giovani di tutta Italia che i sogni si possono realizzare e che le passioni, coltivate con coraggio e determinazione, potranno un domani diventare una professione. Stiamo parlando di Benedetta Galeno, la 29enne lametina che insegna italiano agli stranieri, con la passione per la pasticceria, arrivata in semifinale a “Bake Off - dolci in forno”, programma in onda su Real Time condotto da Benedetta Parodi. La giovane lametina con la sua simpatia e spontaneità è riuscita a farsi amare dal grande pubblico e a conquistarsi la stima dei tre giudici, Damiano Carrara, Clelia D’Onofrio ed Ernst Knam.
La torta che più la rappresenta? La Rainbow Cake, colorata e vivace che prepara con amore pensando al suo bambino. È andata a Bake Off proprio per dimostrare ai due figli (è infatti in attesa del secondo bambino), che volere è potere. Benedetta Galeno, che al momento vive a Milano dove si è iscritta ad un’accademia di pasticceria per accrescere la sua conoscenza nel settore, conta i giorni che la separano dalla sua città: Lamezia, dove conta di ritornare con suo marito e i figli per continuare a coltivare questa sua grande passione. Insieme a lei abbiamo ripercorso le tappe che l’hanno portata in semifinale e al suo quarto posto conquistato, dolce dopo dolce, sempre col sorriso. Benedetta ci ha raccontato come è nata questa sua passione, l’importanza del sostegno dei suoi affetti più cari “appena finivo le prove e riavevo il cellulare chiamavo loro” ci racconta commossa. Importanti anche le amicizie costruite durante questi mesi a Bake Off con gli altri concorrenti che continueranno anche fuori il famoso tendone.
Com’è nata la tua passione per la pasticceria?
“La passione per la pasticceria è una cosa che ho sempre avuto dentro ma l’ho sviluppata da qualche anno quando ho iniziato a fare le prime torte e poi da lì mi sono evoluta. Non ho mai studiato, tranne adesso che ho capito che lo studio mi servirà tanto, non mi ha insegnato mai niente nessuno. Questa passione penso di averla ereditata da mia nonna paterna che, anche se non ho mai conosciuto, ho sempre sentito parlare di lei come una grande gastronoma”.
Cos’è la pasticceria per Benedetta Galeno?
“La pasticceria è amore! Quando fai un dolce e ti riesce bene è perché ci metti amore: è la cosa più bella del mondo. Perché è una cosa tua, una cosa che stai facendo tu ma che probabilmente farà felice gli altri, perché quando mangi un dolce ti senti subito felice. Ovviamente, la pasticceria, dopo gli affetti della mia famiglia, è la mia passione, la mia vita, la cosa più bella che sto coltivando. Quando cresceranno i miei figli (ne aspetta un secondo, ndr) vedranno che la mamma ha fatto una cosa grande e non si lasceranno scoraggiare da nessuno. Secondo me i figli sono l’estensione delle mamme, devono avere l’esempio di una mamma dinamica che fa tante cose, questo almeno secondo il mio parere”.
Com’è nata l’idea di partecipare a Bake Off?
“È un programma che ho sempre guardato in televisione e del quale non mi sono mai persa una puntata fin dalla prima edizione: è uno dei miei programmi preferiti e, quindi, l’anno scorso, così per gioco, ho mandato la mia candidatura e poi, sapete tutti come si è evoluta la cosa… non me lo aspettavo nemmeno io!”.
Qual è stata la tua reazione quando ti hanno detto che eri stata selezionata?
“Quando mi hanno chiamata la prima volta ero a Pisa e avevo appena prelevato in banca, mi arriva una telefonata e pensavo fossero loro per dirmi che avevano prelevato da una filiale che non era di Lamezia. Io ho risposto alla redattrice: ‘Sì sono io Benedetta Galeno, ho appena prelevato’ e lei, ‘ti chiamo da Bake Off ‘e da lì è iniziata la mia avventura (ride, ndr)”.
Che cosa ti porterai dietro da questa avventura?
“Sicuramente l’amicizia con Carlo, Tony e Malindi, il fatto che abbiamo legato tantissimo, eravamo sempre insieme e appena potevamo coglievamo l’occasione per fare festa. Bake Off mi ha lasciato anche questo, tanti amici. In particolare con Malindi siamo state l’anima del programma al di fuori del tendone, alla fine dopo che le ragazze sono state tutte eliminate siamo rimaste solo io e lei: a casa ballavamo, cantavamo, ne facevamo di tutti i colori, a Malindi voglio un bene infinito ci sentiamo tutti i giorni”.
Un ricordo che hai invece dei giudici?
“Mi sono trovata bene sempre con tutti. Nonostante i battibecchi con Knam, alla fine si è visto il rapporto che c’era quando sono uscita, si è commosso anche lui. L’unico episodio, diciamo negativo, quando hanno espresso quel giudizio un pochino strano con la torta molecolare. È stato un percorso che ho affrontato col sorriso, dall’inizio alla fine, tranne qualche volta in cui ho sentito la mancanza della mia famiglia, di mio figlio, ma non mi sono mai scoraggiata”.
Nell’ultima puntata hai dimostrato a tutti che i sogni si possono realizzare.
“Sì, l’ho fatto soprattutto per dimostrare a mio figlio che i sogni si realizzano, così lui quando sarà grande vedrà quello che ho fatto io e non si farà mai scoraggiare da nessuno. Il succo del mio percorso a Bake Off è stato questo: nonostante tutto ci ho creduto, mi sono impegnata e sono entrata. Io voglio trasmettere questo messaggio, a mio figlio ma anche a tutti quelli che hanno un sogno e pensano che sia impossibile realizzarlo. Non è vero”.
Qualche sogno nel cassetto?
“Adesso sono a Milano dove resterò almeno fino a Natale, mi sono iscritta ad un’accademia di pasticceria dove sto studiando perché so che devo imparare tantissime cose, dopodiché tornerò a Lamezia (dice con tono orgoglioso e fiero, ndr), e voglio continuare con la pasticceria giù, perché la mia vita è lì. Mi piacerebbe aprire un laboratorio, magari un catering per i bambini, perché sono fantasiosa e amo preparare i dolci colorati”.
Qual è il tuo dolce preferito?
“Che mi piace fare, la Rainbow Cake, quella tutta colorata che ho portato ai casting. I dolci che mangio? Tutti, ‘a verità’ (ride, ndr)”.
Un segreto della pasticceria che puoi svelarci?
“La frolla prima di farla cuocere deve essere congelata altrimenti si sforma tutta”.
Durante il programma sono state fatte anche diverse trasferte, che ricordo hai?
“A Vienna ci siamo divertiti, anche se eravamo solo in quattro ed eravamo già più in tensione. È stato lì che ho capito che sarei uscita per via della mia Sacher che non so proprio cosa gli sia successo. Quando siamo andati in esterna ai Laghi di Fusine e a Sorrento, invece, ci siamo ‘scialati’, eravamo tutti e abbiamo fatto il viaggio in pullman cantando come i bambini della scuola… è stata un’avventura che porterò sempre con me”.
Che cosa vuoi dire ai tre finalisti che venerdì sera si sfideranno per il titolo di ‘Miglior pasticcere amatoriale d’Italia’?
“In bocca al lupooo! Tanto sarò contenta allo stesso modo chiunque vincerà perché voglio bene a tutti e tre”.
Ramona Villella