Da Lamezia all'Africa, la ricercatrice Alessandra Mascaro che studia gli scimpanzé: i suoi studi riconosciuti in tutto il mondo

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Lamezia Terme - Fra le eccellenze lametine in giro per il mondo, la storia che raccontiamo di Alessandra Mascaro è davvero una di quelle che colpiscono maggiormente e testimoniano l’impegno e la passione verso la natura e gli animali, in particolare per quelli selvatici e gli scimpanzé. Nata 31 anni fa nella frazione Polverini di Feroleto Antico, Alessandra fin da piccola, come racconta al Lametino. it, coltiva una grande passione. "Recuperavo cuccioli trovati per strada e, nella piccola fattoria di famiglia, mi divertivo molto a passare del tempo con le specie più disparate".

Poi, che succede?

"Dopo aver preso il diploma presso il Liceo scientifico “Galilei” di Lamezia, nel 2009 mi sono spostata a Bologna dove mi sono iscritta per conseguire la laurea triennale in Scienze naturali. Durante quel periodo, ho trascorso tre anni come volontaria presso il Centro di recupero fauna esotica e selvatica di Sasso Marconi. Arrivai interessata a studiare il comportamento sociale dei leoni per poi scoprirmi profondamente interessata alle diverse specie di primati ospitate nel posto, prima tra queste lo scimpanzé. Molti ricercatori affermano che non si dimentica mai la prima volta che si guarda negli occhi uno scimpanzé ed io posso confermarlo. Mi divertivo a giocare con loro e fare gavettoni d'acqua attraverso le ringhiere".

Da Bologna a Padova per un’altra laurea e il primo volo per l’Africa.

"Sì. Nel 2014 iniziai a frequentare la Laurea magistrale in Biologia evoluzionistica a Padova e nel 2016 prendo il mio primo volo per l'Africa. Dopo esser entrata in contatto con l’Università di Torino, volo per il Madagascar, nella foresta di Maromizaha, meglio nota come la foresta degli alberi dragone. Lì conduco uno studio di bioacustica su una delle specie esteticamente più belle e biologicamente più interessanti, il sifaka diadema. Devo molto a questa esperienza, durante la quale imparai cosa significa vivere in una foresta e, soprattutto, che non esiste conservazione delle specie senza il coinvolgimento delle persone che lì vi abitano".

Quindi l’approdo ad un lavoro importante come ricercatrice presso il Loango Chimpanzee Project nel Gabon in Africa.

"Dopo la laurea ed un periodo di riflessione, nel gennaio del 2019 arrivo al Loango Chimpanzee Project. Ricordo che durante l'intervista con il direttore del progetto, il dottor Tobias Deschner, gli dissi di accettarmi perché ero sicura che quello rappresentava il mio sogno. Ho camminato per un anno circondata da scimpanzé urlanti, attraversando mangrovie, nuotando tra le paludi, correndo dagli elefanti che attaccavano giornalmente, e guardando l’Oceano. Loango è un posto speciale, fatto di mare e di foresta e dove gli animali arrivano sulla costa dove possono trovare frutti succosi di differenti specie vegetali. È un posto magico. A novembre 2019, filmo casualmente un comportamento molto interessante che sarà a breve pubblicato su una rivista mondiale ma sul quale però ancora non posso rivelare nulla".

con-didascalia_b64e6.jpgFoto di Alessandra MascaroAndiamo avanti. Cosa accade dal 2019 in poi?

"A novembre 2019, incontro per la prima volta Steve Backshall (famoso conduttore televisivo, scrittore e naturalista britannico, ndr) e lo guido durante una giornata finalizzata a filmare i comportamenti più importanti della comunità. Il risultato fu incredibile e gli shoots più belli furono inseriti in un programma per bambini noto come Deadly 60. Dopo alcuni mesi spesi al Max Plank Institute for Evolutionary Anthropology (Lipsia), a partire da Settembre 2020 trascorro un periodo di 6 mesi come manager del Mandrillus Project, Gabon. A dicembre vengo ricontattata dal series pruducer di Steve che mi propone di partecipare ad una spedizione in Gabon, finalizzata a visitare dei posti mai esplorati prima. Il mio ruolo, expert consultant, consisteva nel guidare Steve nella ricerca di specie di primati e nell’interpretarne il comportamento. Partiamo a febbraio e posso con certezza affermare che questa abbia rappresentato una delle esperienze più folli di tutta la mia vita. Gli animali ci osservavano straniti, le limpide acque del fiume brillavano e le rapide del fiume facevano venire i brividi. Un giorno ascoltai delle vocalizzazioni di scimpanzé non lontano dal campo. Decisi dunque di installare delle camere traps per cercare di catturare delle immagini. Le prime nella storia di quel posto. Gli episodi saranno trasmessi sul canale inglese Dave. Il primo già uscito il 19 dicembre, il prossimo il 2 gennaio".

A maggio scorso hai lasciato i mandrilli con la speranza di rivedere i tuoi scimpanzé...

"Si, nel maggio 2021 sono ritornata a Loango come ricercatrice e manager coordinator. Ho lasciato il Gabon qualche giorno fa nella speranza di ritornare prestissimo. Gli scimpanzé mi mancano ogni volta che me ne allontano, sono una comunità meravigliosa ed estremamente interessante. Ognuno con il suo carattere, non smettono di stupire per la loro similarità all'uomo. Ci sono amici, rapporti opportunistici, ragazzini “viziati”e urlanti e individui generosi. Ringrazio il meraviglioso gruppo di persone che mi hanno formata sul campo. Mi hanno insegnato tanto e a loro devo molto. La mia famiglia mi ha sempre aiutata e sostenuta, mio padre ed il suo amore per gli animali mi hanno inspirata, mia madre mi ha insegnato a dare sempre il meglio e non guardarmi indietro. I miei amici mi hanno appoggiata, e non mi hanno mai dimenticata anche quando non scrivevo per mesi. La mia strada è solo all'inizio".

Pensi di ritornare nel Lametino magari per incontrare i giovani e raccontare la tua esperienza?

"Non credo di ritornare a vivere stabilmente a Lamezia dato che la mia passione mi ha portata sempre più lontana, ma mi farebbe piacere raccontare la mia esperienza ai giovani. Alla fine si può fare tutto quando ci si crede e, fortunatamente, nel nostro territorio ci sono ancora diverse persone che lo dimostrano quotidianamente".

Antonio Cannone

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