Lamezia Terme - Conto alla rovescia ormai dopo l'ufficializzazione della data delle elezioni comunali. Tra il 25 e il 26 aprile, ovvero un mese prima della data stabilita, dovranno essere presentate le liste. Se il centrosinistra ha dunque fatto quadrato intorno al nome di Doris Lo Moro, con l'avvio degli incontri per definire programma e liste, nel centrodestra regna al momento ancora tanta incertezza. Intanto, nella serata di ieri, Gianpaolo Bevilacqua con una nota stampa ha smentito voci su un presunto ritiro dalla competizione, confermando la sua candidatura con un paio di liste civiche a sostegno. Si tratta di un esponente ex Forza Italia che si "sgancia" dunque dalla coalizione di centrodestra. Coalizione che in queste ore sta tentando di stringere i tempi e ufficializzare il nome del "prescelto". Ma non è un'impresa facile. Anzi. Dopo l'affaire Mascaro, con l'attuale sindaco di fatto fuori dai giochi per via dell'incandidabilità, la rosa dei nomi sembra ormai ristretta ad Emanuele Ionà, sostenuto da Mascaro e da Forza Italia; l'avvocato Mario Murone e l'attuale consigliera comunale della Lega, Antonietta D'Amico "spinta" fortemente a livello romano dal deputato, Domenico Furgiuele.
Trattative frenetiche e molta fibrillazione dicevamo. Soprattutto fra i maggiorenti regionali dei partiti. Nella base cittadina, secondo quanto da noi raccolto, c'è tuttavia grande apprensione e tante sono le voci di dissenso giacché, a detta di molti, manca il confronto locale e le decisioni vengono prese altrove. Ai nomi sopra citati, si aggiunge anche la proposta dell'Udc di candidare l'attuale presidente del Consiglio comunale, Giancarlo Nicotera. Una figura intorno alla quale si ritroverebbe una parte non trascurabile dell'elettorato di Centro. La spaccatura appare evidente e potrebbe anche allargarsi e diventare più profonda con ulteriori ramificazioni. Ci sono infatti resistenze e veti incrociati che sembrano preoccupare e non poco gli elettori di riferimento, disorientati da cotanta indecisione e litigiosità. Non è escluso che potrebbero esserci sorprese a seconda l'ufficializzazione del nome del candidato. Potrebbero esserci ulteriori candidature con liste civiche? Disimpegno e voto di protesta per manifestare il dissenso? Mai come in questa occasione a Lamezia, infatti, il centrodestra appare diviso, tanto che si teme una frammentazione del voto che non può che favorire il centrosinistra. Le prossime ore potrebbero essere decisive per l'annuncio del candidato. Ma sarà una candidatura unitaria e condivisa, o alimenterà definitivamente ulteriori spaccature?
A. C.
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