Lamezia Terme - “Con grande rammarico, prendo atto che il Comune di Lamezia Terme è stato escluso dai fondi ministeriali destinati al miglioramento dei cimiteri comunali, una decisione che segna un grave fallimento amministrativo. Il finanziamento attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027, che ammonta complessivamente a 30 milioni di euro, è stato assegnato a diversi comuni calabresi di cui 8 comuni del comprensorio Lametino, ma non alla città di Lamezia Terme. Questi fondi sono stati stanziati dal Ministero dell'Interno per interventi urgenti volti a migliorare le infrastrutture cimiteriali, ma Lamezia Terme non è tra i beneficiari e, fra i motivi dell’esclusione, sembrerebbe vi sia una importante morosità di confronti della Regione Calabria e la trasmissione in ritardo della partecipazione alla manifestazione d’interesse”. A denunciarlo pubblicamente è il consigliere comunale di opposizione Mimmo Gianturco.
“Questa esclusione - sottolinea Gianturco - è ancora più grave se si considera l'emergenza cimiteriale che la nostra città sta vivendo da anni. Le strutture cimiteriali lametine, in particolare quelle di Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia, soffrono di gravi carenze: mancano loculi sufficienti, le salme vengono depositate in spazi provvisori e spesso in condizioni indecorose, come dimostrato dalle denunce di cittadini riguardanti bare esposte alle intemperie. Inoltre, il degrado delle strutture, i muri pericolanti e la mancanza di manutenzione aggravano ulteriormente la situazione”.
“Chiedo all’amministrazione comunale di spiegare ai cittadini nel dettaglio i motivi di questa mancata ammissione ai finanziamenti - conclude Gianturco - e di attivarsi immediatamente per risolvere una situazione che rischia di sfuggire nuovamente di mano. È inaccettabile che una città come Lamezia Terme, con circa 70.000 abitanti, debba subire questo disservizio, la nostra cara giunta comunale dovrebbe prendere esempio dagli altri comuni più piccoli del nostro hinterland, che riescono invece ad accedere a fondi vitali per la gestione dei loro cimiteri”.
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