Lamezia Terme – Dopo circa un anno e mezzo, il Sambiase torna a dividere la posta in palio in un match casalingo. Aveva sempre vinto, infatti, nelle quindici sfide interne dello scorso torneo di Eccellenza, nonché contro il Siracusa all’esordio nell’attuale campionato. Sempre e solo affermazioni anche se vi includiamo pure le due mini sfide di Supercoppa e le quattro di Coppa Italia nella trionfale stagione 2023-24.
Positivo, ad ogni modo, l’impatto con la nuova categoria. Sette punti in quattro giornate sono un bottino più che soddisfacente, anche alla luce del calendario che ha sin qui riservato ai giallorossi compagini destinate, almeno sulla carta, a disputare un torneo di medio-alta, in qualche caso addirittura altissima (vedi Siracusa), classifica. Le insidie saranno tuttavia sempre dietro l’angolo, come ha insegnato l’ultimo match. L’approccio alla gara di Strumbo e compagni non è stato dei migliori, fermo restando che davanti c’era una Nissa che, per l’organico che si ritrova, non dovrebbe avere problemi a risollevarsi dall’attuale posizione. Decisamente meglio i secondi 45’, grazie pure ai cambi, per certi versi “coraggiosi”, operati da mister Morelli. Ci riferiamo, in particolar modo, alla decisione di gettare nella mischia l’esordiente Grisendi, classe 2006, tra i pali in modo da poter contemporaneamente mettere un over in più in mezzo al campo, nel caso specifico Carella. Notevoli benefici sono stati prodotti anche dal contemporaneo duplice cambio effettuato in avvio di ripresa, con Ferraro e Piriz a prendere il posto di Cozza e Solomon, non certo nella loro migliore giornata.
L’inerzia della gara è poi completamente mutata in occasione del pari di Zerbo dal dischetto, dopo che lo stesso attaccante aveva comunque insaccato in scivolata ma a gioco già fermato dalla bandierina alzata del secondo assistente a segnalare il fallo di reazione di Bruno, quindi espulso, ai danni di Munoz. L’1-1, unito alla sopraggiunta superiorità numerica, ha definitivamente galvanizzato i padroni di casa. Sono letteralmente fioccate, a quel punto, le palle gol, però non concretizzate a dovere, vuoi per la bravura del portiere avversario, vuoi per la precisione non eccelsa e per un pizzico di sfortuna, dai vari Ferraro, Munoz e Cataldi. E veniamo a quella che sin qui è un po' stata la nota dolente del Sambiase 2024-25: i soli tre gol segnati, di cui due peraltro dal dischetto, in queste prime quattro giornate. Non a caso quello dei giallorossi è l’attacco peggiore tra le attuali prime nove in classifica. In compenso, con altrettante reti incassate, si può vantare la quinta miglior difesa del girone. Retroguardia che, tuttavia, con particolare riferimento ai due centrali, si è fatta beffare troppo ingenuamente in occasione del gol siciliano.
Samakè è infatti riuscito ad incornare alle spalle di Giuliani nonostante di fatto schiacciato in una sorta di sandwich tra Valentino Frasson e Strumbo. La Nissa comunque, nonostante sia andata in evidente difficoltà, a centrocampo ed in difesa, nell’ultimo quarto di partita, ha a sua volta rischiato di vincerla con due maligne conclusioni dalla distanza sulle quali Grisendi ha risposto da campione. Superlativo, soprattutto, il suo volo a togliere letteralmente la palla dall’incrocio sulla magistrale punizione di Pagano. Se il buongiorno si vede dal mattino, l’area tecnica giallorossa sembrerebbe averci visto ancora lungo con la scelta del portiere che rappresenterà l’opzione under al “grande” Giuliani. Per effetto dell’uscita dal campo di quest’ultimo al 20’ della ripresa, restano adesso soltanto due i calciatori della rosa a non aver sin qui saltato neanche un minuto tra campionato e Coppa Italia: Perri e Strumbo.
Ferdinando Gaetano
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