Lamezia Terme – Era la notte compresa fra il 23 e il 24 febbraio 2022 quando è iniziata l’invasione russa in Ucraina; e, proprio per ricordare questa particolare data, un momento triste e doloroso, concretizzatasi in una lunga escalation di morte e sofferenza per la popolazione ucraina è stata organizzata la ‘Marcia della resilienza’ su corso G. Nicotera e quindi per dare sfogo alla volontà di avere la propria patria libera e indipendente.
Tra i partecipanti alla manifestazione il sindaco di Maida Salvatore Paone che ha sottolineato la sua vicinanza alla causa ucraina, “una causa di libertà” e “una battaglia per ottenere la stessa”. Sulla stessa scia anche Francesco Pileggi segretario PD dello stesso Paese montano e tra i vari interventi è stato aggiunto: “Una battaglia per i diritti e la libertà”. Parole ricche di speranza, emozioni sono giunte dai diversi appartenenti alla comunità ucraina che vivono e lavorano a Lamezia. La marcia in oggetto si è dipanata lungo l’area pedonale con tante bandiere e striscioni. Durante la manifestazione ci sono stati anche loro canti tradizionali, simboli e folklori popolari che hanno voluto fare sentire alta la loro voce contro il potere russo che in questi ultimi tre anni ha causato tanto dolore. “Si è trattato finora di tre anni di guerra, tre anni di sofferenza, coraggio e speranza”. “Oggi, più che mai, è fondamentale fare sentire forte, pacificamente, la voce di chi auspica una serena pace senza guerra nella terra ucraina”. Balza agli occhi di tutti che tristemente, bambini, adulti, anziani e personale militare ucraino muore, a causa degli eventi di guerra perpetrata da razzi, droni, bombe e proiettili”.
Stanislav Shevchenko, il presidente dell’associazione ‘Svitanok’ (traducibile in italiano con: “Alba”) che è stata l’organizzatrice dell’evento, ha affermato: “L’emergenza dopo tre anni di guerra - che in realtà sono undici, se consideriamo l’invasione della Crimea e del Donbass nel 2014, continua, ma noi vogliamo che questo massacro si concluda presto, prestissimo e vogliamo concluderlo con le parole di verità e giustizia”. Nell’iniziare il suo intervento Shevchenko ha tenuto a ringraziare l’intero popolo italiano sostenitore della causa Ucraina.
Francesco Ielà
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