Lamezia Terme - Un folle sognatore. È così che viene definito uno dei più estrosi musicisti del panorama musicale italiano. Il pianista Maurizio Mastrini, domenica 15 dicembre, alle ore 18:00, nel Foyer del Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme sarà il protagonista di “Ghost”, un concerto-evento della 47^ edizione del festival MusicAMA Calabria, diretto da Francescantonio Pollice. “Ghost” è il nuovo progetto, acclamato in tutto il mondo, composto da Maurizio Mastrini, che descrive cosìla sua storia particolare: «Questo lavoro è stato concepito nella stanza 448 del Vittoria Excelsior a Sorrento, la stessa in cui Lucio Dalla compose “Caruso”. Ho scelto volutamente di pernottare in quel luogo per capire cosa avrei provato. E’ stata una scelta magica, ho respirato quell’atmosfera e, la mattina successiva, di getto ho composto al pianoforte “Ghost”: un brano etereo, romantico e passionale».
"Questo proposto da MusicAMACalabria – ha dichiarato il direttore artistico – è un evento prestigioso che evidenzierà l’indiscutibile qualità musicale di un artista stimato in tutto il mondo e che sarà sicuramente apprezzato da chi ama questo tipo di concerti". Con “Ghost” Maurizio Mastrini sarà in grado di creare atmosfere suggestive nelle quali il pubblico potrà vivere un’esperienza incantevole, riuscendo ad “immergersi” in un’atmosfera raffinata. “Ghost”susciterà un mix di emozioni scalpitanti che si riproducono in musica, esplorando diverse percezioni sensoriali. Dotato di un approccio creativo al pianoforte e di una tecnica eccellente, Maurizio Mastrini ha grande padronanza del suo strumento. Incredibile la sua capacità di passare in maniera disinvolta dalle melodie morbide a quelle forti, ammaliando il pubblico. Una caratteristica, tra le altre, che lo ha reso uno dei musicisti più ammirati nel suo genere.
Secondo Antonio Coronato, giornalista RAI «Mastrini ha confermato di saper toccare come pochi le corde del cuore, caratteristica che lo eleva a grande della musica ben più del look originale o della fama di pianista eremita o di artista capace di suonare i grandi della musica classica al contrario. Per alcuni un visionario, per altri un genio assoluto, sicuramente un artista dotato di una tecnica eccelsa in grado di interpretare i classici con originalità e, allo stesso tempo, di sorprendere con composizioni, alcune complesse altre fatte di pochissime note ripetute quasi in loop perché, come ama ripetere Mastrini, “anche poche note possono far emozionare e piangere». Nel concerto di Lamezia seduto davanti a un pianoforte a coda, completamente avvolto da un telo bianco, Mastrini eseguirà anche “Arcobaleno”, il più pop, dedicato alla perfezione della natura, lo struggente “Amore segreto”, per tutti gli amori impossibili, “Pace”, un brano tagliente, semplice e grandioso e “Freedom” dedicato all’Umbria, terra alla quale Maurizio Mastrini è molto legato, e della quale si sente un ambasciatore. In particolare quest’ultima composizione va ascoltata «immaginando di essere su un drone o un’aquila e di volare su vallate incontaminate tra il verde, la bellezza, i profumi e le rondini».
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