Lamezia, dichiarata estinta la fondazione Terina: cala il sipario sull’ente nato come polo di eccellenza e di ricerca

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Lamezia Terme – Cala definitivamente il sipario sulla fondazione Terina, la società in house della Regione situata nell’area industriale della città. La Regione, con un decreto firmato dal presidente Roberto Occhiuto, dichiara ufficialmente chiusa la società, dispone la cancellazione dal registro delle persone giuridiche e affida al commissario liquidatore – l’imprenditore lametino Fabrizio D’Agostino – le ultime incombenze burocratiche prima di spegnere le ultime luci. Nata nel 2007 quale centro di ricerca internazionale con il compito di promuovere, sostenere e realizzare attività di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo, trasferimento dell’innovazione, alta formazione e diffusione della cultura scientifica, con particolare riferimento ai settori agricolo, agroalimentare, agroindustriale ed ambientale, nel tempo ha poi modificato la sua mission avendo a propria disposizione in gestione uffici amministrativi (200 mq), area convegnistica (5.000 mq), foresteria (2.000 mq), area ricerca e sviluppo (1.400 mq). Tra gli immobili a disposizione il teatro da 850 posti, sala Azzurra e sala Verde da 250 posti, 5 aule da 70 posti utilizzati nel tempo per selezioni, incontri e convegni; le strutture che ad oggi ospitano l’aula bunker e gli archivi giudiziari del distretto di Catanzaro; il centro protesi Inail ed il laboratorio Cnr, ed altri enti di ricerca.

Il tutto fino ad agosto 2024, quando il Consiglio regionale ha approvato una norma all’interno della legge Omnibus che ne decretava la chiusura. Ora il commissario avrà tempo fino al 30 giugno 2025, salvo proroga “redigere e/o verificare l’inventario delle scritture contabili e dei beni materiali ed immateriali, mobili, immobili, strumentali e la natura giuridica del possesso e/o dei diritti vantati,… redigere un piano preliminare e, successivamente, nel termine di 180 giorni dall’insediamento del liquidatore, eventualmente prorogabili, un piano definitivo di liquidazione, da sottoporre ad approvazione con decreto del dirigente generale del Dipartimento Agricoltura e Sviluppo rurale, avviare ogni procedimento e adottare ogni atto relativo all’esecuzione, conclusione, risoluzione o estinzione dei rapporti pendenti con enti pubblici, enti privati e persone fisiche, relativi alla prosecuzione, fino a non oltre la data del 30 giugno 2025 delle attività in essere e/o connessi al procedimento di liquidazione, mediante atti di amministrazione ordinaria o straordinaria; liquidare il patrimonio, diritti e beni materiali o immateriali, mobili o immobili della Fondazione, ed estinguere l’esposizione debitoria e le passività della Fondazione nei confronti dei terzi; devolvere l’eventuale avanzo della liquidazione e i beni e/o le attività degli aventi diritto, ai sensi dello Statuto della fondazione e delle disposizioni di legge; redigere i bilanci, incluso il bilancio finale di liquidazione”.

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