Lamezia Terme – Anche Lamezia ha partecipato alla campagna nazionale della Protezione Civile “Io non rischio”. Infatti, nella mattinata odierna l’area pedonale di Corso Nicotera ha ospitato l’edizione 2024 di questa significativa campagna di prevenzione e informazione che non deve essere limitata solo a queste giornate-evento ma durare 365 giorni l’anno, in modo che in ognuno di noi con la giusta preparazione e conoscenza, nasca la consapevolezza e l’esercizio di essere sempre preparati a eventi sfavorevoli causati da rischi e calamità.
A dare realizzazione a questo i tanti volontari e formatori che nei gazebo predisposti hanno fornito brochure e informato gli interessati cittadini offrendo loro dritte e accorgimenti da seguire in caso di diversi eventi avversi quali terremoti, maremoti, senza tralasciare alluvioni e incendi boschivi. Nei gazebo oltre al materiale divulgativo, i chiarimenti dei formatori e volontari che hanno spiegato le loro “linee d’intervento’’ quali “l’essere i primi ad accorrere (come è stato anche in occasione dalla Pandemia dovuta dal Covid), in caso di eventi calamitosi agendo con operazioni di primo soccorso quali BLSD corsi questi che - sottolineano - è bene facciano tutti”. Poi ancora, “educare il più possibile i cittadini all’individuazione di aree di concertamento e vie di fuga”. Negli stand presente anche ‘La linea del tempo’, una mappa descrittiva dei terremoti più disastrosi succedutesi dal 361 a.C: sino ai giorni nostri.
Si è pertanto trattato di una importante occasione per avere specificità, approfondimenti sui diversi rischi esistenti sul nostro territorio. Inoltre, grazie ai preparati volontari e alle simulazioni costantemente da loro offerte, sarà una giornata per capire i comportamenti che ciascuno può fare, "garantendo la sicurezza propria e di chi gli sta intorno". La giornata nazionale del 13 ottobre si è svolta a conclusione della ‘Settimana Nazionale della Protezione Civile’, che ha visto impegnato il Dipartimento regionale di Protezione Civile in attività di divulgazione e sensibilizzazione nelle scuole, attraverso incontri con studenti e docenti arricchite da prove di evacuazione.
Francesco Ielà
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