Lamezia, moda e medicina all'evento "Prevenzione sotto le stelle"

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Lamezia Terme - Convegno sulla prevenzione contro i tumori. È questo il tema dell’evento che si è tenuto al Civico Trame dal nome #prevenzionesottolestelle indetto dal Centro Medico G Italia. A moderare l’incontro il giornalista Ugo Floro che apre l’incontro spiegando qual è l’intento del convegno. “È un vero e proprio servizio che ci da la possibilità di un confronto diretto e interattivo dal quale ciascuno di noi può maturare diverse consapevolezze e modellare sul proprio stile di vita un’ottica di prevenzione”. A partecipare all’incontro quattro personalità del mondo medico molto qualificate. Prima di passare la parola agli esperti però, Ugo Floro chiama ad aprire l’incontro Angela Greco, colonna portante del centro medico G Italia che ringraziando tutti spiega che “il tema della prevenzione è un tema non tanto conosciuto e affrontato e l’intento di questo incontro è quello di informare tutti e dare i mezzi giusti e la conoscenza giusta affinché si possa fare una buona prevenzione”. Adesso parola agli esperti del settore e la prima a parlare è Silvia Coltellaro, biologo nutrizionista, che rimarca l’importanza di seguire un corretto stile vita: “Un corretto stile di vita riduce il rischio di ammalarsi fino al 30%. La prevenzione parte dalla tavola, non esistono alimenti o diete miracolose come leggiamo sui giornali o vediamo alla tv, bisogna solo seguire una corretta alimentazione, diminuendo gli zuccheri o i grassi per esempio, aumentare il consumo di alimenti naturali e sani, soprattutto quelli pieni di fitocomposti che riducono le possibilità di infiammare il nostro corpo. Basta una scintilla per far divampare un incendio”.

La seconda personalità a prendere parola è la dottoressa Francesca De Caro, chirurgo ortopedico, che porrà l’attenzione sll’importanza che ha lo sport nelle nostre vite: “Lo sport può ridurre l’incidenza del cancro al seno anche del 25%, basta davvero un piccolo sforzo per prevenire. Bisogna fare attività fisica semplice e graduale, pianificare la nostra settimana senza trovare scuse, anche solo per fare una passeggiata o salire le scale invece di usare l’ascensore. Anche andare a fare la spesa è movimento!”. Annalisa Di Cello è una ginecologa invece che mette subito in chiaro che “La medicina che si fa in laboratorio ci ha permesso di trovare delle terapie efficaci ma il cancro non può essere considerato come una malattia curabile in assoluto. Ci accontentiamo rispetto al passato certo, ma la malattia è sempre dietro l’angolo. Abbiamo le strategie per combatterla ma dobbiamo sempre prevenire e non aspettare di curarla. Ci sono diversi step che devono essere seguiti per fare prevenzione, uno di questi è sicuramente abbattere i rischi. Il 90% dei tumori ovarici si genera dalle tube di Falloppio. Nel momento in cui la donna non ha più il desiderio riproduttivo, esportare le tube riduce il rischio di cancro. Il pap test è un altro metodo di prevenzione come le vaccinazioni contro il tumore al collo dell’utero. Purtroppo in Italia la vaccinazione non raggiunge un’alta percentuale ma noi abbiamo il compito di informare e voi, con il nostro aiuto, quello di prevenire”. Mario Rampa invece, specialista in Chirurgia Generale, senologo a Milano, Bergamo e Lecco nonché Presidente PraeVenus Ets, mette in guardia il pubblico dicendo che “Si è fatto molto nel mondo della medicina ma molto c’è da fare ancora. Vogliamo arrivare al punto di poter curare tutte le donne e per raggiungere questo obiettivo c’è bisogno di prevenzione. In senologia la prevenzione corrisponde a una diagnosi precoce che può far guarire la persona che si ammala. Si fanno pochi controlli in Italia, per esempio in Lombardia la percentuale di mammografie è del 22%, troppo bassa. C’è mancanza di informazione e questo crea gravi problemi. Se non si fa prevenzione si rischia di ingigantire un problema che potrebbe risolversi davvero con poco. Bisogna incominciare i controlli all’età di 25 anni. La prevenzione si fa con la cultura non con gli strumenti”.

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La risposta del pubblico a questo importante incontro c’è stata e il pubblico ha voluto saperne di più ponendo alcune domande agli esperti, indice del fatto che si è creata una certa sensibilizzazione sull’argomento. L’evento però non prevedeva soltanto l’incontro con gli esperti ma anche due sfilate di moda delle stiliste Luigia Granata ed Elena Vera Stella. Prima di iniziare sale sulla passerella Angela Greco che spiega perchè è stato scelto di fare sfilare le ragazze durante questo evento: “La donna è donna e il messaggio che vogliamo portare avanti è che dobbiamo vederla e considerarla tale a prescindere dalla malattia”. La prima sfilata, che ha riguardato gli abiti di Luigia Granata, si è conclusa con le parole della stilista che ha ribadito: “I suoi abiti hanno il compito di far sentire belle e fare stare bene le donne”. Ad accompagnarla sul palco una signora, sua modella, malata di cancro che ha mandato un messaggio molto bello e forte a tutte le donne: “Dobbiamo camminare a testa alta e con lo sguardo fiero perché ce la possiamo fare. La positività in questi casi aiuta tantissimo!”. Viene chiamata a intervenire la presidente Antonella Ricioppo di “Ali Rosa”, associazione che fa da partnership con il centro medico, che ha la finalità di accogliere tutte le donne e sostenerle. “Bisogna fare della prevenzione e della ricerca uno stile di vita. Le donne sono sempre belle”. La seconda sfilata, divisa in due parti, ha riguardato gli abiti di Elena Vera Stella che insieme alla responsabile della comunicazione del progetto, Caterina Misuraca, ha presentato ‘Baciami ancora’ e ha raccontato al pubblico la storia e la finalità di questo brand. “Baciami ancora è un social brand che vuole diffondere bellezza e amore sul web” afferma Caterina Misuraca “che vuole sovvertire le regole del mercato e diffondere nel mondo un messaggio profondo” aggiunge la stilista Elena Vera Stella. L’incontro si è concluso con la consegna degli attestati ai vari sponsor e ai partecipanti all’incontro con la speranza di aver smosso gli animi dei presenti e di continuare a portare avanti un messaggio che deve diventare fondamentale nelle nostre vite ‘Facciamo prevenzione!’. 

R.C.

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