Maida – Il forte maltempo che ha colpito lo scorso ottobre Lamezia e molti paesi del suo hinterland ha lasciato una lunga scia di danni ancora non risolti, che continuano a provocare disagi nella vita quotidiana dei cittadini. Il proprietario di un’attività di Maida attraverso il suo legale si rivolge alla Provincia di Catanzaro, Prefetto di Catanzaro, alla Regione e alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme ponendo all’attenzione non solo disagio concreto ma anche la possibilità di un’azione legale qualora la situazione non dovesse risolversi in tempi congrui.
“Come è noto – si legge - tra il 20/21 ottobre 2024 diversi Comuni della Provincia di Catanzaro, tra cui Maida, sono stati interessati da danni da pioggia post estive. La causa degli stessi è conseguenza della evidente e oggettiva attività omissiva da parte della Regione Calabria e dei Comuni per omessa attività manutentiva delle sedimentazioni e argini ove scorrono fiumi e canali d'acqua che partendo dai monti attraversano i centri abitati. Infatti, i danni per come verificatosi, sono la diretta conseguenza dell'accumulo di detriti, tronchi di alberi e vegetazione selvatica in tutti i corsi d'acqua e fiumi, specie dopo il periodo caldo, che provocano delle vere e proprie dighe naturali. Con le prime piogge, dunque, non trovando le acque "sfogo" al loro naturale deflusso, si creano delle vere e proprie dighe naturali che esplodendo fanno sì che arrivino flussi d'acqua intesi dalla montagna ai centri abitati”.
“In particolare – si sottolinea - nel Comune di Maida è stato danneggiato un tratto della SP 162/1, 1.tà Cozzi podi che collega a Maida centro. Ad oggi, questo tratto di strada è chiuso al traffico e ciò obbliga i tanti residenti a dover circolare su strade secondarie che sono tra l'altro poco praticabili con rischi di incidenti in quanto una è a una sola corsia, l'altra è in parte dissestata. Inoltre, nel tratto di strada interrotto insistono anche talune attività commerciali, tra cui l'Officina Ciessegi che a causa sta subendo innumerevoli danni essendo la circolazione impedita. Or dunque, è impensabile, nel 2024, che un Ente come la Provincia non abbia le capacità a intervenire per garantire il ripristino di un così breve è importante tratto di strada, oltre tutto non danneggiato in maniera irreversibile”.
“È, questo, un fatto di una gravità inaudita poiché non può, una cittadinanza – sottolinea - essere lasciata semi isolata rammentando che i cittadini pagano imposte e tributi per poter usufruire dei servizi e poter essere garantiti in caso di eventi eccezionali”. “Pertanto, si invita e diffida la Provincia di Catanzaro, anche ai sensi dell'art. 328 comma l del codice penale, ad intervenire immediatamente per eseguire con urgenza i lavori di ripristino del predetto tratto di strada così come; si chiede a Sua Ecc.za il sig. Prefetto, per ragioni di incolumità e ordine pubblico, a sollecitare la Provincia all'adempimento dei propri doveri finalizzati a garantire la viabilità in sicurezza dei cittadini Maidesi; alla Procura della Repubblica di valutare, in caso di mancato intervento, l'azione penale per attività omissiva a carico dei Responsabili di settore dell'Ente proprietario della strada; al Presidente della Regione, per quanto di competenza (stante il fatto eccezionale) si chiede di intervenire, per ragioni di ordine pubblico e sociale, per agevolare l'intervento stesso trattandosi, nel caso di specie, anche di tutelare l'esercizio dell'attività economica privata tutelata dall'art. 41 della Carta Costituzionale nonchè a tutelare la dignità e l'onore dei cittadini Calabresi, privati di un loro diritto quale quello di circolare liberamente sul territorio di residenza”. “Laddove la Provincia – conclude - dovesse risultare ulteriormente inadempiente, si valuteranno le azioni giudiziali più consone con riserva di chiedere anche un intervento del Ministero competente e valutando di segnalare l'attività omissiva anche alla Corte Europea”.
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