Sbarcati a Reggio Calabria i 70 migranti sopravvissuti soccorsi da sos humanity

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Roma - Questa mattina, i 70 sopravvissuti salvati da un gommone sovraffollato in pericolo nella zona di ricerca e soccorso maltese da SOS Humanity il 20 novembre sono stati sbarcati nel porto di Reggio. Lo fa sapere Sos Humanity in una nota. "I sopravvissuti, tra cui 22 minori non accompagnati e donne, erano partiti da Zuwara, in Libia, e avevano già trascorso due giorni in mare. Quando l'equipaggio di soccorso è arrivato- spiega l'organizzazione- il gommone aveva imbarcato acqua e i tubolari si stavano sgonfiando. Nessuno indossava un giubbotto di salvataggio. Il nostro equipaggio ha dovuto trasferire le persone sulle zattere di salvataggio per stabilizzare la situazione. Il Mayday Relay era stato inviato dall'aereo Frontex 'Eagle 3'. Prima dell'assegnazione di Reggio Calabria come luogo sicuro giovedì, "le autorità italiane avevano assegnato il lontano porto di Bari (1.111 chilometri dalla posizione del soccorso) per lo sbarco dei sopravvissuti - nonostante il maltempo e la tempesta annunciati sulla rotta. L'equipaggio ha chiesto un porto più vicino perché avrebbe dovuto cercare riparo durante la tempesta - e ha avuto successo".

I sopravvissuti, "provenienti da Eritrea, Etiopia, Sudan, Sud Sudan, Gambia, Senegal, Mali, Guinea e Siria erano generalmente in condizioni stabili, ma soffrivano di esaurimento, disidratazione, mal di mare, oltre a un piccolo numero di ustioni da carburante e sono stati curati dal team medico e di assistenza a bordo di Humanity 1- prosegue l'organizzazione- La lunga navigazione verso il porto lontano dal luogo del soccorso, con il maltempo, ha comportato un rischio inutile per i sopravvissuti e l'equipaggio a bordo". La mattina del 19 novembre, un giorno prima di effettuare il salvataggio, "l'equipaggio si era imbattuto in un'imbarcazione di legno a due piani vuota, facendo pensare a un'intercettazione. Più tardi, verso mezzogiorno, il ponte di comando ha ricevuto una richiesta di soccorso per un gommone a Est di Tripoli. La posizione a 30 miglia nautiche a Est dell'Humanity 1 fu presto confermata dall'aereo Seabird. Poco prima di arrivare sul posto, a sole 4 miglia nautiche di distanza, una motovedetta libica ha superato l'Humanity 1 ad alta velocità. Quando la nave di soccorso arrivò all'ultima posizione nota del gommone, l'equipaggio lo trovò vuoto. A quanto pare erano arrivati troppo tardi e hanno assistito indirettamente a quello che molto probabilmente è stato un altro pull-back verso la Libia", conclude Sos Humanity.

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