Calabria, San Francesco di Paola sarà sostituito come santo del giorno dal Beato Wojtyla?

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Lamezia Terme, 7 aprile - Non sono tutti uguali i santi in paradiso. E la Calabria, e il meridione in genere, anche in questo caso risultano essere in qualche modo penalizzati. Già, perché il prossimo 1 maggio papa Ratzinger, salvo ripensamenti dell’ultimo minuto che da devoti a San Francesco di Paola ci auguriamo, ha deciso che il beato Wojtyla (suo “amato predecessore”) sarà celebrato sul calendario dei Santi il giorno 2 aprile, data che coincide con la “nascita al cielo”, ossia la morte di papa Giovanni Paolo II.

Ora, per chi è calabrese, e vive da Napoli in giù, questa notizia non farà piacere visto che da quasi cinquecento anni (1519), nello stesso giorno, il 2 aprile, si celebra San Francesco di Paola, fondatore dell’Ordine dei Minimi, anch’egli morto il 2 aprile, ma del 1507. Insomma, chi sarà celebrato per la Chiesa sul calendario dei Santi? Un interrogativo che probabilmente ai più non significherà un granché visto che, per ogni giorno del calendario, sono indicati anche più Santi, accompagnati dalla dicitura “memoria facoltativa”, ovvero, “celebrazioni facoltative dei Santi che hanno minore importanza liturgica”, a discrezione dunque del celebrante.

Quello che molti devoti del Santo di Paola, protettore dei poveri e dei pescatori, non sanno è che per la Chiesa, e il relativo calendario, il Santo fondatore dell’Ordine dei Minimi è considerato  proprio di “minore importanza liturgica”, dato che risulta affiancato proprio dalla dicitura “memoria facoltativa”. Insomma, sembrerebbe che la Chiesa abbia da sempre ritenuto di poco conto che il frate paolano abbia fondato un Ordine cinquecentenario, che egli stesso sia ormai tradizionalmente festeggiato in quel giorno da ormai cinquecento anni e che quasi tutti coloro che abitano da Napoli in giù, e si chiamano “Francesco” o “Francesca”, festeggiano il loro onomastico proprio il 2 aprile, anziché ad ottobre come il resto d’Italia.

In pratica, si starebbe per acuire una sorta di “federalismo religioso” che, in realtà, è sempre esistito in maniera del tutto pacifica, da più di cinquecento anni. Il quesito è: chi assurgerà, dal prossimo primo maggio, a Santo del giorno con tanto di menzione sul calendario? Probabilmente tali questioni non avrebbero interessato il Santo di Paola, il quale, ne siamo convinti, sarebbe ben lieto di lasciare il passo a Papa Wojtyla. Così come, siamo certi, non ha turbato in alcun modo la santità di San Francesco il fatto che lo stesso papa Ratzinger abbia inviato un messo pontificio in sua vece per le celebrazioni dei cinquecento anni della morte del frate paolano svoltesi nel 2007. Un segno anticipatore della presa di posizione odierna? Non lo sappiamo, ma certo è che da calabresi devoti al Santo di Paola la scelta del 2 aprile da dedicare a papa Giovanni Paolo II, uno dei migliori pontefici della storia, non va proprio giù.

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