Vince il sì per la fusione Rossano-Corigliano, Lamezia non sarà più la terza città della Calabria

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Rossano (Cosenza) - Lamezia Terme lascia il terzo posto sul podio a Rossano e Corigliano. Per quanto poco possa esserle servito, avendo nel tempo subito tante, troppe, spoliazioni, si appresta a retrocedere come quarta città della Calabria. Nella notte è infatti arrivato l'ok definitivo al referendum per l'unione di Rossano e Corigliano, che,  insieme, raggiungeranno circa gli 80mila abitanti contro i 70mila della città della piana. Se l'iter procederà per come stabilito, con la palla che passerà adesso al governatore Oliverio e al consiglio regionale, Rossano e Corigliano saranno presto un'unica realtà. Vinto il sì, si giungerà a breve alla nomina di un Commissario inviato dalla Prefettura, il quale lavorerà a stretto contatto con i due sindaci di Corigliano e Rossano, rispettivamente Giuseppe Geraci e Stefano Mascaro. Questo, finché non vi saranno le nuove elezioni amministrative per l’istituzione del Comune unico.

A Rossano hanno votato Sì 12.715 aventi diritto a fronte di 791 No (93,80% contro 5,84). A Corigliano Calabro i 7.674 aventi diritto hanno votato Sì ottenendo una percentuale del 61,36% contro i 4.833 No pari al 38,64%, non essendo stato indispensabile il quorum. Le urne sono state aperte dalle 8 alle 21. L'affluenza, bassa intorno alle 12, è cresciuta in serata con il 44,7% a Rossano e il 32,9% a Corigliano a chiusura seggi. "Il risultato - ha detto il sindaco di Rossano, Stefano Mascaro schierato per il Sì - conferma che la stragrande maggioranza dei concittadini aveva ed ha voglia di costruire insieme il futuro della città unica e fondare su di essa nuove prospettive per il territorio. Presto incontrerò il sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, per concordare insieme alla Regione Calabria come continuare a disegnare insieme la nuova città di Corigliano-Rossano". 

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