Ugl Polizia: "Carenza di personale al Commissariato di Lamezia, così è difficile lavorare"

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Lamezia Terme – “La presenza poco incisiva dello Stato per carenza di uomini non potrà mai scrollare una città dalla piaga del malaffare, anche perché la criminalità organizzata a differenza dello Stato, esprime tutta la sua forza ed efficacia ogni volta che lo ritiene necessario, mi sembra che la situazione sia giunta oramai al limite”. E’ quanto afferma in una nota il segretario provinciale generale dell’Ugl Polizia Vincenzo Paradiso che prosegue: “Non comprendo se sia così difficile capire questa situazione di emergenza ed intervenire alle risoluzioni, anche perché tutti dicono e nessuno fa. “Patto per la Calabria sicura” che doveva essere la risposta forte dello Stato contro la criminalità, parlando di cifre esorbitanti “22 milioni di euro” da investire per la sicurezza nelle zone di Lamezia Terme, Gioia Tauro e Locride.

A questo punto verrebbe da pensare c’è forse una volontà della classe politica a far sì che lo Stato sia presente sul territorio in modo poco incisivo? Il problema della sicurezza – prosegue ancora - non è solo una questione lametina, ma soprattutto è una questione che i governi negli anni passati hanno purtroppo sottovalutato nel senso che probabilmente, dal mio punto di vista, non  è stato inquadrato bene a chi spetta garantire la sicurezza. Questa segreteria provinciale ha rappresentato numerose volte la carenza di personale presso il Commissariato di Lamezia Terme, oggi arrivata credo al culmine perché con enormi sacrifici a spese dei colleghi si riesce a garantire il servizio di prevenzione del territorio per dare risposte ai cittadini e lustro all’Amministrazione.

Il Commissariato di Lamezia Terme, quarta città della Calabria, con alle spalle il terzo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose, conta una popolazione di circa 75.000 abitanti, collocandosi in una invidiabile posizione geografica, avvantaggiata, dalla presenza di numerose infrastrutture vitali per lo sviluppo socio-economico della zona, quale un aeroporto internazionale ed un importante snodo ferroviario ed autostradale, privo di un adeguato numero di personale, considerando che la maggioranza ha superato la soglia dei 50 anni di età,  viene continuamente impegnato in una sorte di full immersion, specie nelle attività di Polizia Giudiziaria, sentendosi per grande spirito di abnegazione a lavorare quasi “gratis” in quanto le ore di straordinario, sono decisamente insufficienti per garantire la normale funzionalità dell’Ufficio e solo grazie allo spirito di sacrificio degli operatori di Polizia in forza alla sezione volante, che sacrificano giorni di permesso e congedo, si riesce a garantire il controllo del territorio H 24, con una sola Volante a turno essendo gli stessi rimasti come si suol dire “4 gatti”, dando corso con difficoltà ai numerosi interventi a richiesta da parte dei cittadini. 

Tutto ciò – aggiunge ancora la nota - non vuole essere finalizzato a scaricare colpe, ma bensì a fare ulteriori segnalazioni ai vertici istituzionali preposti alla sicurezza, per migliorare le nostre condizioni di lavoro e darci la possibilità di svolgere al meglio il servizio in difesa della collettività. I cittadini contano ancora su di Noi per il ripristino della sicurezza e della legalità, ma l’impresa in questa situazione è davvero ardua, così come stanno le cose nonostante l’immane lavoro e i rischi giornalieri, per noi la battaglia e quasi persa.

Nel centro della città è presente in misura notevole, sotto il profilo quantitativo (circa 1.000) una comunità Rom in un accampamento che si estende  per circa 15.000 mq, con tutte le problematiche e le tensioni sociali che notoriamente caratterizzano la convivenza dei medesimi con la popolazione locale, nonché la presenza di numerosi cittadini extracomunitari con tutte le problematiche a loro connesse.

 Nonché la presenza di una decina di clan malavitosi, particolarmente attivi nel settore del traffico degli stupefacenti, delle armi e del racket delle estorsioni. Situazione di disagio analogo – prosegue ancora la nota - si verifica al C.O.A. (Centro Operativo Autostradale) di Lamezia Terme, che da diversi mesi si è assorbito tutte le competenze della sala operativa del Compartimento di Catanzaro con l’unificazione, trovandosi così a svolgere  anche tutte le competenze  con lo stesso personale che vi era in servizio, non tenendo conto minimamente delle concrete criticità  del personale, che svolge il proprio compito con una sola “testa”, due “mani” e dieci dita”. 

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