Lamezia, il centro di Neurogenetica festeggia vent’anni di ricerca

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Lamezia Terme - Vent'anni di ricerca di tipo 'traslazionale', con prestazioni assistenziali nel campo delle patologie neurodegenerative, delle demenze e delle malattie rare. Festeggia con un prestigioso convegno di tre giorni (24-25-26 maggio) il CNR - Centro Regionale di Neurogenetica dell'ASP di Catanzaro diretto dalla dott.ssa Amalia Bruni. Lo comunicano nel corso della conferenza stampa mattutina, presso l'ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia, coordinata da Pasquale Natrella, alla presenza di Amalia Bruni, Antonio Laganà dell'Associazione per la ricerca neurogenetica e il Direttore Generale dell'ASP Giuseppe Perri, di fronte il largo uditorio di camici bianchi.

La tre giorni avrà inizio mercoledì 24 maggio alle ore 16.00 presso il Teatro Comunale Grandinetti, nel corso della quale é invitata tutta la cittadinanza. Il 25 e il 26 seguiranno poi le sessioni scientifiche nel Borgo della Marinella di Amantea. "Il ricordo è importante per far capire quanto questa struttura debba continuare a sopravvivere - spiega la dottoressa Amalia Bruni circa l'efficacia che il centro ha avuto sull'intero territorio regionale - il 24 avremo con noi anche il dottor Orso Bugiani di Milano e la dott.ssa Maria Grazia Spillantini di Cambridge". 

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Saranno molteplici gli argomenti da toccare. Si discorrerà di deterioramento cognitivo nelle popolazioni del Sud e nelle isole, quadri clinici e background generici, saranno poi toccate le emozioni, socialità e altre funzioni cognitive. Prevista inoltre, accanto alle partecipazioni istizionali della sanità calabrese, la presenza del Direttore Generale European Brain Research Institite EBRI Fondazione "Rita Levi Montalcini". La Montalcini che, come testimoniano anche le immagini, insieme a molti altri di rilievo internazionale, è stata fra le prime personalità più accreditate sui temi trattati e che ha restituito merito al CNR ai suoi albori del lavoro di ricerca. Utile, quindi, ed é questo l'obiettivo di una cerimonia che non vuole essere fine a se stessa, ricordare anche ai calabresi, attraverso l'informazione e la conoscenza, dell'esistenza del CNR come opportunità per i tanti pazienti, per la loro presa in carico e per monitorare le ricadute sulla famiglia e sulla collettività. Non serve andare altrove per trovare professionalità e dedizione. O meglio, il confronto ci può essere ma sempre dopo la conoscenza del proprio territorio con le sue risorse.

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Riguardo i numeri sull'aumento delle malattie oggetto di ricerca del CNR la Bruni afferma "L'aumento si registra soprattutto con l'invecchiamento anche se sull'incidenza abbiamo esempi confortanti e si sta riducendo in modo interessante". Si tratta di aspetti legati alle prevenzioni, si fa poca massa critica, sarebbe opportuno il controllo del corpo attraverso una dieta equilibrata ecc. "Un organismo sano e ben curato crea beneficio al cervello - dice ancora la Bruni - dobbiamo spingere a livello sociale nel cancellare lo 'stigma' di queste malattie". Necessario dunque parlarne, farle diventare argomento collettivo. Anche le associazioni possono essere di aiuto alle istituzioni per lavorare in un campo così complesso. "Le malattie non rispettano confini culturali e scientifici - prosegue - in questo, lo studio e le aperture devono essere ampi".

L'istituzione del CNR, con legge della Regione Calabria (37/96), non è arrivata solo quale riconoscimento per i risultati ottenuti nello studio della Malattia di Alzheimer genetica, ma ha anche consentito la prosecuzione di un importante lavoro di ricerca. Su 37.000 utenti tra il 50 e il 70% sono malati di Alzheimer. "Un ventennale che celebra i risultati portati avanti da Amalia Bruni, con passione per la ricerca, portando Lamezia Terme e l'azienda provinciale oltre i confini nazionali. Un centro diventato punto di riferimento per una larga equipe di medici diversi. Le programmazioni sono sempre piene e collegate al sistema epidemiologico". Si annuncia positivo, il direttore generale, in vista degli obiettivi futuri, non teme difficoltà in merito ad accessione risorse ed è soddisfatto per la collaborazione nazionale e internazionale degli interlocutori.

V.D.

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