Lamezia, finanziamenti parco archeologico di Terina: presentata interrogazione alla Commissione europea

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Lamezia Terme – “Vi sono gli estremi per procedere al recupero dei finanziamenti per il parco archeologico di Terina?” E’ quanto si chiede l’eurodeputata di Taranto Rosa D’Amato, esponente del Movimento 5 stelle, che lo scorso 26 ottobre ha presentanto in merito un’interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione Europea.

Già nel mese di luglio, ad otto mesi dalla grande inaugurazione che aveva portato alla riapertura ufficiale degli scavi in località iardini Renda a Sant’Eufemie Vetere, avevamo segnalato come tutta l’aria giacesse nel più totale abbandono e il caso venne ripreso anche su Il Fatto Quotidiano. Delusione e amarezza da parte di tanti turisti che durante l’estate avrebbero voluto visitare proprio quell’importante agglomerato urbano riconducibile all’area residenziale della colonia crotonese, fondata tra la fine del VI e l’inizio del V secolo A.C, ma che invece si sono ritrovati davanti ai cancelli sbarrati.

Lo scavo, il restauro e la valorizzazione degli scavi di Terina, sono stati oggetto di un intervento finanziato attraverso il POR Calabria 2007/2013 per un importo pari ad 1 milione di euro. Tanti i progetti previsti per la visibilità del sito, come nuove recinzioni, parcheggi, bagni, videosorveglianza e la creazione di percorso per il collegamento con il sito prospiciente dell’Abbazia Benedettina. All’inaugurazione di quasi un anno fa (era il 19 novembre 2016) c’erano Sindaco della città, assessori, consiglieri e Mibact, per un traguardo ritenuto di fondamentale importanza ma che presentava già da allora il problema postumo della gestione. Per gli scavi si attende ancora il bando, mentre nel mese di ottobre sono iniziate le prime pulizie da parte della cooperativa Malgrado Tutto. 

“Degli effettivi 801.770,20 euro disponibili – scrive Rosa D’Amato nell’interrogazione - 382.051,72 euro sono serviti per gli "scavi archeologici", oltre a, tra gli altri, 15mila euro per la "Realizzazione di un sistema informativo per la promozione e la fruizione del patrimonio archeologico del parco archeologico". A giugno 2015 è stato aggiudicato l'appalto con un ribasso del 29,59% a base di gara, per un importo contrattuale pari a 655.089, 60 euro.

Il parco esiste – prosegue l’eurodeputata - anche se si ha difficoltà a riconoscerne le parti, tanto che le visite sono state sospese da tempo. Il Sindaco ha annunciato l'emissione di un bando per la gestione del sito ma, ad oggi, il parco archeologico si trova nel più completo abbandono: 3.500 metri quadrati ricoperti da erbacce, cancello sbarrato, servizi igienici e parcheggio ancora da fare ma previsti. Ritiene la Commissione che vi siano gli estremi per procedere al recupero dei finanziamenti concessi?” conclude la D’Amato. 

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