Lamezia, aperto il 'Forum agricoltura sociale' con visita a cooperativa Le Agricole: “È una palestra di vita per mente e corpo”

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Lamezia Terme - Un cantiere a cielo aperto fra i colori dell'autunno, quello che vede l'impegno quotidiano di molte ragazze e ragazzi della Comunità Progetto Sud alle prese con i tre ettari di orto biologico della cooperativa "Le agricole". Luogo di arricchimento culturale per quanti, tra operatori sociali e volontari, vi operano, ma anche di integrazione e inclusione, infine nuovo modello di impresa agricola che, ogni giorno, avvicina diversi acquirenti. Molto partecipato il "Forum dell'agricoltura solidale" calabrese che nella giornata di oggi e in quella di domani vedrà visite guidate, assemblee di discussione, incontri programmatici con altri coordinamenti del forum di tutta Italia. Fra gli altri, presenti a Le Agricole, anche alcuni membri responsabili di Capodarco e di Caserta. Un programma diviso fra Lamezia Terme presso la Comunità Progetto Sud e Vibo, all'interno invece della Fattoria Sociale e Didattica Junceum.

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Una due giorni particolarmente interessante, mediante cui sarà possibile sensibilizzare il territorio, elaborare nuova progettazione, chiarire i punti della legge nazionale e creare confronto. Da qui il titolo "Opportunità di crescita e sviluppo del territorio attraverso pratiche di agricoltura sociale". Prenderanno parte la portavoce nazionale forum Ilaria Signoriello, il consigliere con delega per l’agricoltura della Regione Calabria, Mauro D’Acrì, la portavoce forum della Calabria Anna Maria Bavaro, modererà il dibattito Giuseppe Gaudio, ricercatore presso il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea). A proposito del concetto di agricoltura solidale "Questa la vera battaglia contro le mafie - dicono dal forum campano - il modello culturale è differente e tocca temi spesso oggetto di speculazione politica".

Ma come si costruisce l'agricoltura solidale a ‘Le Agricole’: "Qui abbiamo i ragazzi della comunità 'Fandango' seguiti dagli operatori - spiega Anna Maria Bavaro - i quali fanno percorsi di riabilitazione, per alcune ore a settimana". I terreni della Comunità, sui quali affacciano i frutteti, i pergolati, i recinti, le casette, costruite molti anni fa da Franco Lio, precursore del biologico in Calabria, diventano qui ed ora un laboratorio di riabilitazione di vita, e di agricoltura innovativa. Questa, molte volte dà fastidio. (Solo lo scorso agosto la cooperativa é stata oggetto di più atti intimidatori). Ma la cultura, l'educazione, inculcate attraverso questo percorso dalla Comunità non teme nulla. "La logica dei servizi sanitari e della riabilitazione non deve essere intesa come riabilitazione fine a se stessa - prosegue la Bavaro - chiusa nelle stanze. Qui si acquisiscono competenze che preparano al futuro". La logica della convenzione, dunque, con il centro di riabilitazione serve a dare un senso alla riabilitazione stessa. "É una palestra di vita - afferma un ragazzo della comunità terapeutica - alleniamo la mente e il corpo".

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Chi sono gli acquirenti? "Oltre alla rete interna ci sono normalissime famiglie - commenta Marco Lio, coordinatore dei ragazzi a Le Agricole - c' è un passa parola, abbiamo associazioni di mamme che vengono singolarmente. Adesso stiamo per iniziare a riservire un ristorante vegano Bio su via del progresso, con menù giornaliero". Quanto al lavoro svolto dai ragazzi, si passa dalla preparazione con i terreni, la raccolta, la pulizia, con Ilaria e Graziella, che sono le responsabili organizzative. La giornata prosegue con il pranzo di benvenuto presso Comunità Progetto Sud di Via Conforti, alle 15 il Coordinamento nazionale “forum agricoltura Sociale” al quale prenderanno parte i referenti Regionali, - presso la casa madre della Comunità Progetto Sud in via Conforti, e alle 20 la Cena sociale in un Agriturismo di Maida.

Valeria D'Agostino

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