Klaus Davi: mantenere alta attenzione su porto Gioia, situazione grave

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Gioia Tauro - ll massmediologo Klaus Davi, che sta sostenendo la battaglia dei Portuali di Gioia Tauro  con una serie di documentari sulla vertenza in atto nel porto calabrese, ha scritto ai principali rappresentanti dei sindacati dei Portuali manifestando forti riserve sulla  strategia, a suo dire, troppo acquiesciente adottata dai vertici di categoria  in questi giorni nell’ambito della vertenza in atto nello scalo calabrese. 

“Alla luce anche delle vicende Alitalia, il governo sarà ancora più assorbito da una questione che sul piano politico e dell’immagine è  molto più  rilevante del futuro di Gioia. La vertenza verrà quindi, se possibile, ulteriormente oscurata e relegata a un caso disperato, quale è. I buoni propositi di lotta alla mafia -  utili spesso per passerelle e per iniziative di pubbliche relazioni – come quelle   cui abbiamo assistito in queste settimane ;  quando poi si devono tradurre in ‘cash’ in lavoro  , svaniscono misteriosamente o si trasformano in inquietante e sinistro mutismo delle istituzioni. La lotta alla ‘Ndrangheta si fa vibrante e sentita quando è gratis. Ma quando si deve tradurre poi in impegni economici e strutturali, ecco che tanto vigore si affievolisce. 

Vince chi si fa sentire di più, non chi fa il ‘bravo bambino’ tanto più se questo ‘bambino’ è sull’orlo dell’  abisso come lo sono quelle centinaia di operai che,  se dovessero finire per strada potrebbero ingrandire l’esercito della Mafia  paradossalmente proprio con la ‘benedizione’ dello Stato. Non è in  gioco la qualità delle persone partecipi della vicenda, persone come Oliverio e Del Rio sono sicuramente stimabili è impegnate in prima linea . E’ tutta la politica che è claudicante  ‘il Governo Gentiloni barcolla, ad autunno la finanziaria prevede tagli attorno ai 45 miliardi,  e Renzi sarù fortemente tentato di far saltare il banco perché una simile mannaia ridurrebbe il consenso del Pd a percentuali francesi con una campagna elettorale alle porte. Fare quindi piccola tattica in uno scenario è da ingenui, perché mi ridfiuto di credere nella malafede". 

La proposta ? Il giornalista è contrario ad altri scioperi poiché impoveriscono gli operai  e indeboliscono l’azienda MCT, ma ritiene che ci debba essere uno sforzo affinché ‘ l’attenzione della opinione pubblica sulla questione sia mantenuta alta e la politica non pensi di derubricare una questione cosi delicata a un dossier tipico delle patologie del sud . 

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