Italia Nostra, Lamezia Maltrattata e Liberi Cittadini: “Il 28 incontreremo studenti scuole per parlare di ambiente”

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Lamezia Terme - “Rispondere all'appello di Papa Francesco per una conversione ecologica contenuto nella Laudato si e conseguentemente promuovere il protagonismo dei giovani nella cura della cosa comune”. Un appello che Italia Nostra Lamezia; Lamezia Maltrattata e Liberi Cittadini fanno loro e così hanno organizzato, “con questi principali obiettivi”, un incontro con i giovani delle scuole superiori che si terrà il 28 febbraio per “sottolineare il valore di preservare l'ambiente, amarlo e custodirlo”.

“Circa 300 giovani – scrivono - provenienti da tutta la regione si incontreranno per ideare e sviluppare progetti di tutela ambientale che in seguito si proporranno di realizzare nei rispettivi luoghi di provenienza”. “È necessario – sottolineano - un dialogo con le nuove politiche nazionali e locali che promuovano progetti a favore del nostro territorio. Papa Francesco, con la sua enciclica Laudato si’, chiede e sollecita un dialogo fecondo a tutti i livelli per uscire dalla crisi ecologica che attanaglia il pianeta e che, è bene ricordare, mette a dura prova le condizioni di vita soprattutto delle popolazioni più povere e svantaggiate”.

“Rispettare il luogo in cui viviamo – proseguono i rappresentanti delle tre associazioni - significa porsi in un atteggiamento che non pregiudichi il futuro delle nuove generazioni.  Serve dunque un cambio di passo, una vera e propria conversione ecologica, una forte discontinuità che necessariamente non può non prendere le mosse da piccole ma concrete esperienze che incidono nella vita quotidiana. Noi, operatori di educazione ambientale, sottolineando dunque l’importanza di questo tipo di spazi per il dialogo e la presa di coscienza dei giovani, e non solo, sottolineiamo quanto sia essenziale riconoscere l'ambiente come bene supremo. Non dobbiamo dimenticare che la crisi ecologica non potrà essere superata solo con una diagnosi rigorosa della situazione attuale, ma che è necessario arrivare alla radice del maltrattamento che tutta il mondo soffre, e il problema è nell''antropocentrismo moderno, nella sottovalutazione del mondo che circonda”. 

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