Incontro a Soveria Mannelli, Paola: “Confronto per migliorare operatività strutture ospedaliere d’emergenza in aree disagiate”

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Soveria Mannelli - Un incontro – confronto, quello che stamane ha visto impegnati gli operatori delle Unità operative d’Emergenza degli ospedali delle zone disagiate, per fare il punto della situazione sulle attuali condizioni delle stesse in quei presìdi dove si lavora in condizioni precarie o comunque, con notevoli difficoltà. Pensata dal direttore dell’U.O. di Pronto Soccorso dell’Ospedale civile di Soveria Mannelli, Giovanni Paola, la riunione, itinerante svoltasi tra l’unità Emergency e la “Casa delle Culture”, ha registrato la presenza, oltre che degli stessi operatori, anche di sindaci dei paesi ricadenti nelle suddette aree, quali S. Giovanni in Fiore, Acri, e Serra San Bruno e di dirigenti Asp.

“Viviamo un momento storico difficile – ha sottolineato Paola -. Questo scambio di esperienza, può essere molto utile per trovare delle soluzioni e per proporre nuove vie che possano migliorare le condizioni di operatività delle nostre strutture. Inoltre, non va dimenticato, che questo Pronto soccorso assorbe un bacino d’utenza notevole. Sono, infatti, circa 10.000 i pazienti, provenienti da due province, Catanzaro e Cosenza, che su un totale di 40.000 abitanti, utilizzano questa unità”.

“E’ abbastanza evidente – ha proseguito il direttore – che l’emergenza sia alla base del futuro della persona, perché un intervento tempestivo è in grado di salvare una vita umana. Ringrazio l’amministrazione comunale per questa struttura di eccellenza che ha voluto con forza per Soveria Mannelli, con mezzi all’avanguardia e collegata h24 con l’unità di radiologia di Lamezia per avere una diagnostica di primo livello sempre in tempo reale. Da quando l’abbiamo inaugurato il 21 febbraio scorso, lavoriamo tutti meglio e cerchiamo, pur non avendo la possibilità di offrire ai pazienti, con i codici rossi soprattutto, dopo un primissimo intervento salvavita, un completo servizio di assistenza, di metterli nelle condizioni, anche grazie all’elisoccorso di cui disponiamo, di raggiungere i centri più attrezzati in pochissimo tempo”.

Molto critico il sindaco di Soveria, Leonardo Sirianni, ex dipendente della struttura, sulla situazione calabrese. “Siamo purtroppo, commissariati da un po’. Purtroppo da 8 anni la Calabria è nel piano di rientro, ma senza costrutto. L’obiettivo di sanare il debito, infatti, non è stato ancora raggiunto. Ciò depotenzia i sindaci in materia di autorità sanitaria locale e sposta l’attenzione dalla salute, aspetto primario, al risanamento del buco finanziario. Faremo delle precise richieste – ha aggiunto Sirianni – a politici regionali e commissario straordinario che non saranno eccezionali, ma normali, per potenziare e gestire meglio strutture che, come Soveria, sono strategiche sul territorio. E’ inammissibile, infatti, che la rideterminazione dei posti letto, solo per fare un esempio, abbia assegnato solo il 3x1000 alla Calabria e in questo Soveria è stata più fortunata per la ristrutturazione del Pronto soccorso, ma così non si va da nessuna parte”.

A.C.

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