Balneazione 2017, Arpacal: campionamenti anche a Curinga e Lamezia

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Lamezia Terme - Prosegue il monitoraggio delle acque destinate alla balneazione e alla conseguente attuazione di azioni indirizzate alla riduzione delle possibili cause di inquinamento da parte dell’Arpacal. Oggi, infatti, sono stati effettuati dei campionamenti anche a Curinga e a Lamezia Terme. Ieri, invece, è toccato alle acque di Falerna, Gizzeria e Nocera Terinese. Campionamenti mensili che vengono effettuati nelle località marinare di tutte le province nell’arco della stagione balneare (da aprile fino a settembre) secondo un calendario prestabilito da ogni Regione. Durante le analisi vengono ricercati due parametri microbiologici: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali.

Il monitoraggio delle acque di balneazione, spiegano dall’Arpacal, mira a verificare il rispetto dei limiti di legge per i parametri indicati:

Valori Limite per singolo campione
PARAMETRI Corpo idrico Valori
Enterococchi intestinali Acque marine 200 n*/100 ml
Acque interne 500 n*/100 ml
Escherichia coli Acque marine 500 n*/100 ml
Acque interne 1000100 ml

In caso di superamento dei limiti di legge Arpacal, si legge sul sito dell'agenzia regionale, "dà immediata comunicazione ai Comuni interessati affinchè questi, con ordinanza del Sindaco, adottino i divieti temporanei di balneazione e appongano intorno all'area segnaletica idonea a far conoscere il divieto ai bagnanti". Dall’Arpacal ricordano, infine, che "la balneazione è vietata permanentemente nei Porti per motivi legati al transito di imbarcazioni, nella foce dei fiumi per motivi igienico sanitari legati alle caratteristiche delle acque convogliate a mare dai corpi idrici potenzialmente ricche di carichi antropici e/o inquinanti, nelle aree marine protette – Zona A e nelle aree industriali".

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