Lamezia Terme - Prosegue il monitoraggio delle acque destinate alla balneazione e alla conseguente attuazione di azioni indirizzate alla riduzione delle possibili cause di inquinamento da parte dell’Arpacal. Oggi, infatti, sono stati effettuati dei campionamenti anche a Curinga e a Lamezia Terme. Ieri, invece, è toccato alle acque di Falerna, Gizzeria e Nocera Terinese. Campionamenti mensili che vengono effettuati nelle località marinare di tutte le province nell’arco della stagione balneare (da aprile fino a settembre) secondo un calendario prestabilito da ogni Regione. Durante le analisi vengono ricercati due parametri microbiologici: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali.
Il monitoraggio delle acque di balneazione, spiegano dall’Arpacal, mira a verificare il rispetto dei limiti di legge per i parametri indicati:
Valori Limite per singolo campione | ||
PARAMETRI | Corpo idrico | Valori |
Enterococchi intestinali | Acque marine | 200 n*/100 ml |
Acque interne | 500 n*/100 ml | |
Escherichia coli | Acque marine | 500 n*/100 ml |
Acque interne | 1000100 ml |
In caso di superamento dei limiti di legge Arpacal, si legge sul sito dell'agenzia regionale, "dà immediata comunicazione ai Comuni interessati affinchè questi, con ordinanza del Sindaco, adottino i divieti temporanei di balneazione e appongano intorno all'area segnaletica idonea a far conoscere il divieto ai bagnanti". Dall’Arpacal ricordano, infine, che "la balneazione è vietata permanentemente nei Porti per motivi legati al transito di imbarcazioni, nella foce dei fiumi per motivi igienico sanitari legati alle caratteristiche delle acque convogliate a mare dai corpi idrici potenzialmente ricche di carichi antropici e/o inquinanti, nelle aree marine protette – Zona A e nelle aree industriali".
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