Aeroporto di Reggio: ok consiglio città metropolitana a mozione Sacal

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Reggio Calabria - Si e' conclusa con l'approvazione della mozione a maggioranza dei Consiglieri concernente il bando di S.A.CAL. la societa' che dovrebbe gestire tutti gli aeroporti della regione. La mozione che vede come primo firmatario il Vicesindaco Riccardo Mauro. Presente in aula il Presidente della Sacal Arturo De Felice. E' stato il Sindaco Giuseppe falcomata' ad aprire i lavori facendo un excursus della situazione dell'aeroporto. "Sembra passato tanto tempo dallo spettro di chiusura del Tito Minmiti - ha detto - il confronto tra il Governo e Alitalia ha consentito, in un primo periodo, seppur con orari poco congeniali di mantenere presidio Alitalia che ha permesso di non chiudere l'aeroporto preservandone anche i livelli occupazionali.

Ma tutto cio' non bastava. Grazie agli sforzi economici della Citta' Metropolitana, del Comune e della Regione - ha aggiunto Falcomata' - si sono trovate le risorse finanziarie indispensabili per lo scalo reggino. Tutto cio' ha anche accresciuto la di fiducia nei confronti del nostro aeroporto. Ripristinati voli su Roma, Milano e Torino. Si tratta di fatti concreti. Fondamentale il conturbamento con Messina, avvenuto nelle scorse settimane, per portare sul nostro aeroporto un cospicuo flusso di utenti proveniente dalla Sicilia". Dopo l'intervento di De Felice si e' aperto il dibattito. E' stato Mauro a illustrare la mozione puntualizzando che non si decide se entrare in Sacal oggi ma solo di valutare la "concreta possibilita' di partecipare al bando e con una somma sostenibile da parte dell'Ente", dunque anche quella sottoposta a valutazione. "Nella mozione non e' previsto alcun obbligo di entrare in Sacal - hs affermato il vicesindaco - ma vogliamo lasciare aperta la possibilita' di decidere in prima persona il futuro e lo sviluppo della nostra terra". La gestione unica, secondo quanto affermato e ribadito dal Sindaco, "rappresenta la chiave per trasformare l'aeroporto da scalo nazionale a scalo strategico come avviene in altre regioni italiane quali la Toscana".

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