Operazione Crisalide, sindaco Mascaro: "Pronto a fornire ogni ausilio per eventuali accessi antimafia"

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Lamezia Terme - Scattata l’operazione Crisalide, sono stati diversi gli esponenti politici a chiedere un intervento del sindaco Paolo Mascaro sulla vicenda, evidenziando anche come, alle luce del prosieguo delle indagini, diventi necessario un accesso antimafia al Comune di Lamezia Terme.

Il sindaco Paolo Mascaro è così intervenuto in merito sulla sua pagina Facebook, affermando: “Oggi, 24 maggio taluni paventano la possibilità di accesso antimafia al Comune di Lamezia Terme. Io - chiarisce il sindaco - sono immediatamente pronto a fornire ogni ausilio ed ogni collaborazione ad eventuali accessi e ad eventuali richieste. Sono pronto a dimostrare che non esiste atto o documento amministrativo che in 23 mesi non sia stato assistito dalla piena conformità a legge, sia da un punto di vista formale che sostanziale.

Sono pronto a dimostrare di essere stato in prima linea ad acquisire i beni confiscati alla criminalità organizzata e ad assegnarli subito a terzi affinché ciò che era stato acquisito con il sangue e la sopraffazione venisse destinato a finalità sociali. Sono pronto a dimostrare di aver interrotto dopo un'ora i rapporti con società destinataria di interdittiva antimafia, pur arrecando con detto gesto disagi enormi alla mia comunità". 

E ancora: "Sono pronto a dimostrare che mai alcun condizionamento vi sia stato in alcun atto e che sono personalmente presente e moralmente responsabile di ogni atto di amministrazione, di indirizzo e di controllo. Sono pronto a dimostrare di aver contrastato la mafia in ogni luogo con la forza delle parole e delle iniziative ed in ogni atto con la legittimità degli stessi. Sono pronto a dimostrare di essere stato integerrimo difensore della legalità e di non aver consentito a chicchessia di intralciare negativamente il mio lavoro ed il mio operato. Sono pronto a dimostrare di essere personalmente intervenuto, anche a rischio della mia incolumità fisica, per ripristinare nell'immediato condizioni di legalità violate.

Sono pronto a dimostrare che non vi è mai stato e mai vi potrà essere pericolo di condizionamenti ed infiltrazioni e che nessun permesso e nessuna concessione rilasciata in 2 anni abbia potuto favorire l'illegalità. Oggi, però, è il giorno di Pasquale e Francesco ai quali abbiamo dedicato l'intitolazione del Parco sito in Località Gancia ed oggi a loro, ed alle tante vittime di mafia, voglio dedicare il mio pensiero.

Ed è affinché il loro sacrificio non sia stato inutile e vano che ribadisco con forza ciò che stamattina ho detto ai bambini presenti: "ricordiamo sempre che la mafia si respinge, che con la mafia non si va a braccetto, che alla mafia non si chiede nulla, che dalla mafia non si deve ottenere nulla, che la mafia va marginalizzata, evitata e respinta". Questo ricordo lo indirizzo soprattutto alla classe dirigente, a chi crede di poter bruciare le tappe sorseggiando un caffè con la mafia, a chi crede di raggiungere gli obiettivi strofinandosi alla mafia. Io continuerò senza esitazione la mia battaglia per la legalità e continuerò - conclude il primo cittadino - a contribuire a dare ai giovani la speranza che un giorno possano non esistere in Lamezia altri 24 maggio". 

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