Lamezia, Ruberto (Labor): città ha perso di autorevolezza e credibilità

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Lamezia Terme - Un senso di sconforto per la situazione presente ma anche una forte e assertiva critica nei confronti dell’amministrazione Mascaro nelle parole di Pasqualino Ruberto, che si è pronunciato davanti ai membri del suo movimento in un bilancio sui primi 15 mesi dall’entrata in carica della nuova giunta. Un bilancio che parte innanzitutto da alcuni interrogativi, come quello inerente l’entità reale del debito ereditato da Mascaro che nessuno ha mai reso pubblico con esattezza.

Un debito che, secondo Ruberto, “oscilla fra i 180 200 milioni di euro, così distribuiti: 55 milioni  per causa depositi e prestiti per mutui contratti per opere pubbliche, 40 di disavanzo tecnico, 35 per il decreto salvadebiti, 25 di prestiti obbligazionari, 20 di debiti correnti, 20/25  di debiti della sola Multiservizi, 14 per il servizio idrico – quest’ultimo misteriosamente sparito dai bilanci del Comune in occasione del pericolo di dissesto.”  Ruberto rimprovera al Sindaco non solo di aver taciuto e di peccare d’inesperienza, ma anche di non essersi circondato di “una squadra di persone capaci” che potessero sopperire a queste mancanze.

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Non vengono poi risparmiati riferimenti al piano di riequilibrio che sarà a breve rimodulato per la terza volta dal 2014, e quindi alla questione dell’acqua che manca e della Sorical, che da circa un anno e mezzo avrebbe chiuso la squadra di manutenzione che operava su Lamezia Terme, cosicché deve entrare in azione quella di Cosenza, con conseguenti ritardi e inefficienze. Ancora, la delicata questione dell’approvazione del psc, che non sarebbe adeguato e non conterrebbe un vero piano di sviluppo per la città, “non contemplando progetti rispetto alle terme, alla costa, alla grande viabilità”. E poi il ritardo clamoroso nell’approvazione del piano spiagge, e la condizione in cui versa la Multiservizi, per la quale oltretutto sarebbero in cantiere nuove assunzioni.

“La città ha perso di autorevolezza e di credibilità, come dimostrato anche dalla situazione relativa al problema della Sanità lametina”- ha concluso Ruberto, annunciando a breve due incontri pubblici, incentrati esclusivamente su psc  e Multiservizi. Rispetto poi alla posizione politica del movimento Labor, Ruberto ammette una forte inclinazione del proprio asse verso il modus operandi di Parise, che viene definito “una persona del fare, che si occupa di cose concrete e che scende nei particolari, niente slogan o frasi fatte.” Dichiara dunque di voler volgere la propria attenzione su questo centro destra ma chiarisce: “Questo non significa sia stata già fatta una scelta, o che il movimento si scioglierà per confluire in una compagine politica : staremo a vedere cosa succede e decideremo insieme.”

Giulia De Sensi

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