Lamezia; Muraca (Cdu): plauso per gestione pratica contratti swap, chiusa vicenda finanziaria che poteva essere letale per Comune

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Lamezia Terme – Pubblichiamo la nota del dirigente del nuovo Cdu Giuseppe Muraca, sull’accordo tra Comune e Barclays in merito agli swap. Il dirigente rivolge un plauso per la cifra pattuita e l’accordo raggiunto tra le parti. “I “derivati” sono prodotti finanziari il cui valore “deriva” dall’andamento del valore di un altro bene (azioni, obbligazioni, valute ecc.) oppure dal verificarsi di un preciso evento; è una sorta di “scommessa” su un avvenimento futuro. Uno degli scopi principali dell'utilizzo dei prodotti derivati è quello di ridurre il rischio finanziario. Proprio per questo La legge finanziaria per il 2002 ha dato agli enti locali la possibilità di sottoscrivere strumenti derivati per favorire la ristrutturazione del debito, cioè per ridurne il costo e coprirsi dal rischio della loro stessa insolvenza. Ma il loro uso è dilagato spesso in maniera incontrollata. In primo luogo, le amministrazioni pubbliche non sempre dispongono di professionalità adeguate per effettuare operazioni finanziarie sofisticate. Inoltre, i funzionari pubblici tendono a ritenere che l’operazione si esaurisca con la firma del contratto, trascurando l’importanza di un monitoraggio continuo dell’andamento dei tassi e le opportunità di rinegoziazione delle operazioni stesse. Considerato che lo swap è un contratto a somma zero, cioè la perdita di un contraente è compensata dal guadagno dell’altro, nel rapporto con gli istituti di credito un’amministrazione pubblica si trova in una posizione di svantaggio”.

“Negli enti locali – prosegue - si è riscontrata un’eccessiva fiducia verso gli istituti di credito, alcuni dei quali hanno adottato comportamenti opportunistici, sfruttando a proprio vantaggio l’asimmetria di competenze”. Insomma alcune banche hanno trovato nei comuni dei clienti sprovveduti. E a pagare alla fine sono i cittadini. Alla luce di tutto questo rivolgo un plauso al sindaco, all’ufficio legale e finanziario del comune ed all’assessore Costanzo per come hanno gestito la pratica – continua Muraca - chiudendo una vicenda finanziaria che poteva essere letale per il Comune”.

“Infatti passare dal dover rimborsare la somma di € 3.615.457,50 di capitale ancora dovuto più 119.737,50 a tiolo di interessi alla data del 9 giugno scorso, - concludo - a trovarsi a pagare “soltanto” € 600.000,00 lo considero un risultato frutto di competenza e serietà, soprattutto pensando a chi ci aveva lasciato l’eredità degli investimenti in derivati”. 

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