Lamezia, Mastroianni (Pd): erosione costiera, finanziamenti pubblici devono essere spesi bene e il prima possibile

nicola-mastroianni-pd-2017.jpgLamezia Terme – “Il finanziamento degli interventi finalizzati alla tutela del territorio e alla difesa del tratto costiero tirrenico catanzarese (Gizzeria, Falerna e Nocera Terinese), che insieme ai Sindaci ho più volte sollecitato e che finalmente è stato annunciato nelle ultime ore dal Governatore Oliverio, si muove finalmente (seppure tardivamente) nel solco di una sensibilità ambientale a tutela e salvaguardia della nostra costa che nell’ultimo decennio è interessata da fenomeni erosivi accentuati a causa delle violente mareggiate invernali”. Lo sostiene in una nota il consigliere comunale del Pd, Nicola Mastroianni.

Per il consigliere “a questo punto bisogna quindi fare in fretta. I finanziamenti pubblici devono essere spesi bene e prima possibile per frenare e risolvere l’annoso problema dell’erosione costiera.Si spera quindi che le opere e gli interventi che saranno realizzati a difesa del tratto costiero si pongano l’obiettivo di bonificare radicalmente i rischi per le persone, gli edifici e per le infrastrutture pubbliche e private ma, soprattutto, per ripristinare le condizioni minimali per favorire lo sviluppo del territorio dal punto di vista sia turistico-economico che sociale e paesistico con effetti positivi sulla qualità della vita dei residenti”.

“E’ comunque di fondamentale importanza analizzare e definire bene prima le cause – precisa Mastroianni - che da anni mettono in crisi il tratto di litorale, scegliere bene la tipologia e l’insieme di opere compatibili con le analisi realizzate e, soprattutto, valutare gli effetti indotti, sia dal punto di vista dell’efficacia che delle possibili conseguenze ambientali indesiderate, con strumenti modellistici idonei a supportare la comparazione, la scelta finale, la sostenibilità e l’ottimizzazione delle opere. In altri termini bisogna tenere conto ed evitare che gli interventi di difesa costiera, che si andranno a realizzare per salvaguardare la costa dai fenomeni di erosione e allagamento, possano ostacolare la libera propagazione del moto ondoso e causare alterazioni nelle aree costiere limitrofe del golfo lametino”.

“Occorre, dunque, pianificare interventi di difesa innovativa – conclude - non come opere singole, ma come componenti di un sistema complessivo di difesa al fine di limitare ogni possibile effetto, diretto e indiretto, sull’ambiente costiero (erosione, esondazione, intrusione del cuneo salino, alterazione degli habitat preesistenti, ecc.)”.

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