Comitato Lamezia 4 gennaio: "Rapporto con Catanzaro non sia di vassallaggio ma di collaborazione"

50_lamezia_terme_2.jpgLamezia Terme – “Con la Città di Catanzaro avremmo dovuto costituire una unità utile allo sviluppo delle due città e dell’intero territorio in funzione dell’intera Regione. Mission che era poi la motivazione della istituzione della stessa Città di Lamezia Terme. Dal 1991 in poi si sono susseguite iniziative, dichiarazioni, anche una proposta di legge regionale, incontri di consigli comunali congiunti ma decisioni vere mai perché v’è stata la pretesa di imporre una realtà centrale ed una realtà periferica”. Lo affermano, in una nota, dal comitato Lamezia 4 gennaio che parlano di creare un rapporto con la città di Catanzaro “che non sia di vassallaggio ma di collaborazione”.

“Questo ha avuto l’ennesima consacrazione nel 2010 quando il governo regionale Scopelliti-Talarico, di cui facevano parte integrante ed essenziale gli attuali esponenti politici di Catanzaro Abramo, oggi sindaco, e Aiello e Tallini, oggi candidati per le elezioni prossime con voto il prossimo 4 marzo, definì una programmazione sanitaria che prevedeva per Lamezia una sanità distaccata, di periferia. Il sindaco Abramo non ha avuto problemi a dichiarare che la sanità per Catanzaro è la principale industria ed è l’unica capace di produrre sviluppo ed occupazione ma contemporaneamente ha accettato che quel governo decidesse una integrazione per Cetraro e Paola, Corigliano e Rossano ma non  per Catanzaro e Lamezia. Fino a qualche giorno addietro il sindaco Abramo ed i candidati catanzaresi hanno guidato un tavolo inter istituzionale che aveva concluso i lavori per la fusione dei due ospedali di Catanzaro con la presentazione di una legge regionale per la fusione entro il 23 febbraio”.

Il Comitato si chiede “In tutto ciò, come intendere il rivolgersi a Catanzaro da parte del Commissario del nostro Comune per assistenza e supporto? Vogliamo sperare che non si tratti della volontà di una cessione della completa governance dell’amministrazione comunale di Lamezia Terme e tuttavia v’è bisogno di assoluta chiarezza sul modo di intendere i rapporti tra le due Città. Con Catanzaro possiamo intraprendere un percorso in comune nel rispetto delle peculiarità e  della autonomia delle due Città, che mai come oggi sono distanti nella convinzione della nostra popolazione. Siamo disponibili a prender atto delle difficoltà gestionali della Commissione che guida il Comune di Lamezia Terme che, sembra, abbiano trovato una possibilità di superamento con il supporto della struttura comunale e del sindaco di Catanzaro. Questo, però, può avvenire se v’è una vera e propria inversione di rotta nella conduzione delle politiche che riguardano il territorio e la nostra Città. Il Sindaco Abramo riconosca che il tavolo inter istituzionale è superato, che non sarà presentata alcuna legge regionale entro il 23 febbraio perché è necessaria una programmazione sanitaria unica per l’intera area centrale che parta dalla eliminazione dei reparti doppi e tripli e riconosca la necessità di una più equa distribuzione delle risorse provenienti dai fondi sanitari, attribuiti in quest’area in eccesso rispetto alla media regionale ma concentrati in Catanzaro”.

“I Commissari del nostro Comune - conclude la nota - pretendano che il rapporto che si va ad instaurare con la Città di Catanzaro non sia di vassallaggio ma di collaborazione aprendo una prospettiva che può  essere di interesse reciproco e che può essere coinvolgente  anche per la popolazione lametina. Siamo disponibili ad essere coinvolti in qualunque modo sia ritenuto utile ma nella chiarezza e senza alcuna cessione della sovranità degli interessi della nostra popolazione”.

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