Volley, Raffaele Lamezia sconfitta dall'Asem Bari

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Lamezia Terme - Avvio scoppiettante della Raffaele che, nonostante le assenze (Citriniti out per infortunio, Butera e Mari Sacco non al meglio) gioca una bella pallavolo e prende subito un discreto vantaggio (8-3, 16-6 e 21-13 ai parziali). Un improvviso black-out dei gialloblù locali rimette in partita un’incredula Asem che recupera quasi tutto lo svantaggio, ma la Raffaele ha un sussulto e conquista il primo set 25-22.

Inizio equilibrato del secondo set, la Raffaele riesce a far suo il primo break (8-6) che le dà quel coraggio necessario per allungare (16-10). Come già nel primo set, i padroni di casa danno l’opportunità ai pugliesi di recuperare; questa volta Bari non si lascia scappare l’occasione e raggiunge e supera (19-21) la Raffaele andando a pareggiare i conti (21-25 il finale di set). Determinati in avvio di 3° set i pugliesi, che si portano subito sul 4-0, la Raffaele pareggia ma è Bari a conquistare il primo parziale (5-8). Si lotta punto su punto e la Raffaele trova la spinta giusta per allungare (16-13). L’Asem prova a tornare nel set, ma la Raffaele non molla un centimetro e chiude 25-21.

Nel quarto set è l’Asem a crederci di più, guidata da un super Carelli conquista da subito quei punti necessari a tenere a debita distanza la Raffaele, e pareggia il numero di set. Si va al tie-break, la paura di perdere è tanta, si gioca punto su punto. Due decisioni arbitrali sul 10-9 e sul 13- 12, lungamente contestate dai padroni di casa danno un’altra piega al match, la Raffaele prova a recuperare, ma Bari chiude 18-16 e porta a casa due punti insperati. Raffaele che muove, anche se di poco, la classifica, nella speranza di recuperare gli infortunati per la prossima sfida di sabato prossimo ad Andria.

Prima dell’inizio del match la Raffaele Lamezia ha ricordato la pallavolista lametina Simona Di Cello, deceduta improvvisamente giovedì 16 marzo.

"A tre giorni dalla scomparsa di Simona, tutta la pallavolo lametina è di nuovo in campo, ma lo fa con un peso troppo grosso. Simona Di Cello ha rappresentato e rappresenterà un simbolo non solo per la pallavolo femminile ma per tutto lo sport lametino. Atleta già di rilievo a livello giovanile, vincitrice di tutto quello che nella nostra città c’è stato da vincere senza mai trascurare gli impegni extra sportivi, raggiungendo traguardi brillanti anche nello studio, laureandosi mentre era ancora in piena attività. L’eredità del suo numero 5, già inciso sul cemento che protegge il feretro in cui riposa, sarà una grande responsabilità per chi avrà la fortuna di indossarlo.

La Sua solarità, la Sua simpatia, la Sua bontà, l’hanno resa amica stimata e rispettata in tutto l’ambiente sportivo lametino. Si era un pò allontanata dallo sport solo per realizzare la meta più grande: moglie e madre esemplare, troppo presto strappata alla vita, tanto da far sembrare la Sua scomparsa qualcosa di surreale. Simona, non Ti dimenticheremo mai. Come nel giorno del Tuo addio alla vita terrena, anche oggi, in queste poche righe, tutta la pallavolo lametina ha voluto condividere il dolore ed esternare al mondo il grande privilegio di averTi conosciuta". 

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