Vigor Lamezia, trasferta a Scalea tra vertenze pendenti e la pronuncia del Tar del Lazio

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Lamezia Terme - Prosegue, in casa Vigor Lamezia, la marcia di avvicinamento alla delicata trasferta di domenica a Scalea, in una sorta di fresco “revival” della finale di Coppa vinta dai biancoverdi lo scorso 23 dicembre. Domani pomeriggio (14:30), in occasione del test in famiglia in programma sul sintetico del “Rocco Riga”, potrebbe, ma il condizionale è più che mai d’obbligo, aggregarsi al gruppo un centrocampista centrale scuola Milan.

D’altronde, il distacco di ben dieci punti dalla vetta, e di sette dalla piazza d’onore, impone di non lasciare niente al caso e quindi provare a rendere ancora più competitiva la rosa, pure in vista della difficile fase nazionale di Coppa Italia da cui si è attesi a partire da febbraio. Non sono insomma consentiti ulteriori passi falsi, pena il concreto rischio di non prendere parte ai play-off per eccessivo distacco (leggi più di nove punti) dalla seconda posizione.

Anche perché sul capo del club di via Marconi pende nuovamente la spada di Damocle rappresentata dal terzo filone dell’inchiesta Dirty Soccer. Ma non è tutto, perché ulteriori punti di penalizzazione arriveranno qualora la società non provveda ad estinguere totalmente i compensi ancora dovuti ad alcuni tesserati della scorsa stagione.

Nei giorni scorsi, infatti, la commissione accordi economici della Lega Nazionale Dilettanti, accogliendo le vertenze dei calciatori Giannusa ed Essabr, ha intimato al club lametino di provvedere a saldare ai due ex tesserati le residue somme di, rispettivamente, 16649,50 e 2500,00 euro. In caso contrario (c’è tempo fino al 1 febbraio per provvedere a soddisfare le due richieste economiche) la penalizzazione di almeno un punto a vertenza sarà inevitabile. Vertenze, peraltro, alle quali se ne potrebbero presto aggiungere altre.

Quelle dell’intero staff tecnico dello scorso campionato (mister Antonio Gatto, il preparatore dei portieri Mimmo Perri ed il preparatore atletico Macrì). Ciascuno dei tre soggetti menzionati attende ancora il saldo delle spettanze dovute per il lavoro svolto nell’annata 2015-16.

Una data destinata a rappresentare una sorta di spartiacque sarà tuttavia quella del prossimo 21 febbraio, allorquando è stata fissata l’udienza davanti al Tar del Lazio. Quest’ultimo sarà chiamato a pronunciarsi sui ricorsi dell’ex presidente Arpaia, dell’ex diesse Maglia, nonché della stessa società Vigor Lamezia, avverso la retrocessione della stessa dalla Lega Pro in D, nonché delle pesanti squalifiche ed ammende contestualmente comminate ad Arpaia e Maglia, relativamente al primo filone di Dirty Soccer.

L’ex massimo dirigente, in particolare, ha avanzato una richiesta di risarcimento danni di ben 5 milioni di euro per la presunta ingiustizia ed i danni d’immagine, oltre che economici, subiti. A fondamento del suo ricorso, l’imprenditore del vetro porterebbe alcune prove, a suo dire inequivocabili (registrazioni audio e tabulati telefonici), che scagionerebbero la sua persona, facendo cadere, di riflesso, la responsabilità diretta allora costata l’esclusione dai professionisti al club lametino.

Ferdinando Gaetano

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